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Relazionalità delle morfologie assolute sul greto del fiume Flaz
di Mario Galvagni, 2005
Tecnica di ricerca per individuare le morfologie assolute.
La tecnica che va a descrivere è parte integrante dei processi di ricerca dell'Ecologia della Forma (GestaltEcology)
(1) e (2).

Le morfologie assolute sono le forme indipendenti da qualsiasi vincolo. Per questo motivo sono libere.
Sono quindi delle morfologie invarianti, di conseguenza hanno la proprietà di poter essere associate al programma progettuale in atto.

La scelta della località
Dipende dal programma progettuale che privilegia l'indagine degli aspetti morfologici d'alta concentrazione estetica presenti nella località territoriale. Il territorio può essere anche l'interno di una stanza o la via di una località urbana.

La cattura delle immagini
La scelta delle immagini ripercorre alcuni istanti d'osservazione del territorio locale. L'istante corrisponde alla
fermata del tempo d'osservazione dell'immagine, che così può essere estrapolata e studiata.

La scelta dell'immagine
L'immagine è stata scelta in funzione dell'informazione che la luce ha fornito nella definizione morfologica dei vari oggetti presenti sulla località. Alberi, acqua, sassi, ciottoli, nubi, cielo, monti, rocce, blocchi di luce. E delle geometrie nascoste. Esse sono quelle geometrie che stabiliscono un campo invisibile che relaziona e vincola le oggettualità, e che agisce solo come l'energia, che è dall'osservatore percepita.

Relazionalità tra gli oggetti
Sono studiati i collegamenti, le interazioni morfologiche, e le relazionalità tra i vari oggetti mediante la tecnica
disegnativa delle tracce incise con la mina d'argento e il pastello con i rilievi che descrivono questa oggettualità.
Esso deve già contenere, in sintesi, gli elementi formali delle individualità oggettuali e relazionarle tra loro in
modo da formare e materializzare lo spazio simbolico suggerito.

La tecnica del rilevamento
A questo scopo è qui applicata la tecnica del rilevamento della superficie del cartoncino del pastello. E' il momento della ricerca che sceglie le morfologie che armonicamente interagiscono tra loro e che esprimono il legame con lo spazio simbolico. E' un processo di lettura della località, che è eseguita mediante la cultura figurativa e plastica e morfologica che l'operatore possiede, (è per questo motivo che per acquisirla occorre lavorare in questo senso in continuazione e sempre). La lettura può essere eseguita anche in altri modi e con altri mezzi. Per esempio mediante selezione, estrapolazione, trattamento e manipolazione delle sole immagini fotografiche. Vale a dire, chi non ha il "dono" (o la croce?) dell'espressione figurativa disegnativa può affrontare la ricerca con gli altri mezzi tecnici, ma seguendo il processo di lettura come sopra indicato. In ogni modo, si deve sempre compiere una scelta e la scelta è figlia della cultura estetica dell'operatore.

Le matrici formali
Uno degli strumenti fondamentali di cui questa ricerca si avvale sono le matrici formali (3). Nel nostro caso le matrici devono essere scoperte sviluppando un processo d'indagine morfologica interattiva per ciascuna oggettualità presente sul territorio (si badi bene che questa metodologia è, nel passato storico e fin dagli inizi dell'espressività estetica delle comunità locali, è sempre stata sempre applicata in relazione alle progettualità e realizzazioni).

Elaborazione delle matrici formali
Una volta scoperte le matrici formali si devono affrontare i processi della loro elaborazione morfologica che
comprende le fasi di rilevamento dei contorni, della rappresentazione tridimensionale, delle geometrie nascoste, dello studio delle maggiori valenze interattive rispetto il contesto progettuale attivo che si sta considerando. La valenza interattiva di maggior peso morfologico è la ricerca della dimensione specifica del cambiamento di scala dell'organismo della matrice formale, onde soddisfare la necessità dell'introduzione della matrice nella scala dimensionale del progetto specifico.


(1)- Ecologia, dal greco ôikos, "casa, dimora", e logia, "studio"; studio della casa, intesa come ecosistema locale e oggi della Dimora Terra. Studia i rapporti fra tutti gli organismi viventi e l'ambiente circostante, (nella sua accezione forte). Mentre lo studio dei rapporti tra l'uomo e l'ambiente è nelle
sua accezione cosiddetta debole.
Il termine fu coniato nel 1866 dal biologo tedesco Ernst Haeckel (citato da Fritjof Capra nella Rete della Vita-Rizzoli (1997) -a p.44), che la definì come la scienza delle relazioni fra l'organismo e il mondo esterno circostante
Per analogia, l'Ecologia della Forma studia i rapporti e le interazioni tra l'uomo e la Forma (Gestalt) del territorio socio-estetico locale.
Referenze: http://digilander.libero.it/galma - http://antithesi.it - http://www.architetturaorganica.org

(2)- Gestalt
Gestaltpsycologie=Psicologia della forma.
Orientamento della psicologia contemporanea sorto all'inizio del '900 in Germania ad opera di M. Wertheimer*, W. Köhler**, K. Koffka***.
Si oppose sia all'associazionismio sia al comportamentismo, sostenendo che la percezione coglie, anzichè somme o giustapposizioni di particolari, totalità strutturate secondo forme globali.
La teoria, dapprima psicologica, si è in seguito allargata in una concezione filosofica generale dei fatti biologici e fisici (Wertheimer, Köhler, Koffka).
Essa consiste nel considerare i fenomeni non più come una somma di elementi che si tratta innanzitutto di isolare, di analizzare, di sezionare, ma come degli assiemi (Zusammenhä3nge) costituenti unità autonome, che manifestano una solidarietà interna, ed hanno leggi proprie. Ne consegue che il modo
d'essere di ogni elemento dipende dalla struttura dell'insieme e delle leggi che lo reggono. Nè psicologicamente, nè fisiologicamente, l'elemento preesiste all'insieme: esso né più immediato né precedente; la conoscenza del tutto e delle sue leggi non può essere dedotta dalla conoscenza separata
delle parti che vi si incontrano. Di più, secondo questa dottrina, si ha per ogni tipo di fenomeno una gerarchia di forme possibili, nel senso, del vasto significato dato alla parola tedesca Gestalt, struttura (anche interiore), organizzazione, e quando le condizioni esterne lo permettono, si determina
una trasformazione spontanea che va verso una forma "migliore" (a meno che "la migliore" forma non sia già realizzata).

(3)- Matrici formali: ciò che le comunità locali hanno individuato, dal punto di vista della Gestalt, e trovato nel luogo d'insediamento ed in seguito hanno utilizzato per costruire progettualmente il loro territorio. Nella fase applicativa queste matrici debbono essere individuate, selezionate ed elaborate in modo interattivo con le varie componenti dei quesiti compositivi imposti dal progetto per poi attuarne la sua realizzazione. Per scoprirlo occorre quindi una sorta di lavoro di decodificazione di questo vasto Codice che ognuno di noi ripercorre percettivamente, sia a livello fisico sia mentale, nella vita d'ogni giorno.
Matrice: origine e radice dell'oggetto che costituisce la forma idonea ad essere riprodotta in un altro oggetto. Dal latino mater matris=madre

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Mario Galvagni
http://digilander.libero.it/galma/biogr.htm


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