Zona Fiera, la Milano di Terragni, Bottoni, Lingeri, Asnago e Vender, Vietti ……. i mitici anni 50/60, quando Milano non era ancora diventata Trude.
“City Life” (sottotitolo “Non è Dubai”), Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind trasformano un pezzo di storia dell’urbanistica e dell’architettura di Milano in una enclave anonima, raffazzonata, immemore del contesto e della tradizione dei luoghi, nel nome di una autoreferenzialità proterva, superba e qualunquista che non ricorda che l’architettura è anche esperienza sensoriale, è guardare, toccare, ascoltare, annusare, un corpo a corpo tra carne viva e materia inerte in un turbine di sensazioni fisiche e psichiche indelebilmente connesse, metafora dell’eterno confronto tra psyche e soma.
Certo “se inviti delle archistar non puoi aspettarti che il loro segno”: in realtà nessuno nasce con il marchio dell’archistar stampato in fronte, si potrebbe benissimo essere archistar ed essere attenti e rispettosi dei segnali della storia e cercare di intrattenere dialoghi nuovi con luoghi antichi, anzichè imporre il proprio ‘segno’ di solisti malati di protagonismo guidati da puro esibizionismo.
E viene anche da chiedersi a quale riferimento locale o glocale si ispirino le tonnellate di titanio presenti in City Life, con inquietante effetto di ferraglia in fase di crollo.
Ma se non fossero così arroganti non sarebbero diventati archistar.
Anche sulla scelta dei materiali ci sarebbe molto da dire a proposito di ecosostenibilità, smaltimento, riciclo, recupero....... perché un altro tasto dolente di grande attualità è oggi il degrado dell’ambiente per l’incuria dell’uomo, la tanto abusata ecosostenibilità, tema soprattutto politico che molti hanno cavalcato per scopi prima di tutto politici.
Il degrado, che definirei più genericamente adattamento, è un prezzo che dobbiamo inevitabilmente pagare per il solo fatto di trovarci casualmente su un sasso con all'interno un nucleo di magma incandescente che periodicamente erutta dalla superficie immettendo in atmosfera quintali di anidride fosforosa e vari gas serra di forte tossicità, oscurando con le ceneri i raggi solari e così decretando la fine di molte speci animali e vegetali, più volte intercettato da asteroidi che ne hanno cambiato persino l’asse di rotazione, che ruota su sé stesso alla velocità di 1700 km/ora (come essere in una centrifuga), del quale abbiamo conoscenze molto esigue essendo ogni nostra ispezione conoscitiva circoscritta nei limiti dell’elettromagnetismo e delle sue leggi.
Mentre ci lamentiamo per gli abeti abbattuti dalla tempesta dimentichiamo che il carbone, sostanza fortemente inquinante, ha reso tuttavia possibile una rivoluzione industriale che ha cambiato la storia dell’uomo grazie alle catastrofi che in passato hanno distrutto intere foreste, l’estinzione di massa del Cretaceo (65 milioni di anni fa) ha prodotto la fine dei dinosauri lasciando spazio a speci con fabbisogno alimentare inferiore più adatte alla sopravvivenza in un ambiente meno ricco di cibo, le capacità di adattamento che la natura ci offre sono infinite, altrimenti la specie umana si sarebbe già estinta.
E accadrà che la plastica desertificherà i nostri mari o invece l'evoluzione attuerà una selezione per fare spazio a nuove speci “plastica-resistenti” in grado di metabolizzarla?
L'acidificazione degli oceani aiuta alghe e meduse 'invasive' a diventare più tolleranti all'aumento dei livelli di CO2, l’attuale ritmo di acidificazione degli oceani è il più grande e il più veloce da 300 milioni di anni a questa parte, ma è un processo che parte da lontano, ben prima che l'uomo intervenisse.......
E quando si titola che "Il mese di luglio è stato il più caldo mai registrato sulla terra" come fanno oggi 14 agosto l'Ansa e il NOAA - Centro Nazionale per l'Informazione Ambientale del Dipartimento del Commercio USA - ci si deve chiedere come è possibile una simile affermazione se è solo dal 1979 che la misura della temperatura media terrestre viene rilevata dallo spazio con continuità e affidabilità.
Altro titolo ad effetto, "Per la prima volta piove sulla vetta più alta della Groenlandia, il fenomeno non si era mai verificato da quando esistono i rilievi" come dire una manciata di secondi della vita del nostro pianeta.
E ancora:"I ghiacciai italiani sono minacciati sempre più dalla crisi climatica. Entro la fine del secolo la maggior parte di essi potrebbe scomparire, le temperature medie degli ultimi 15 anni non ne permettono la sopravvivenza. È quanto denunciano Legambiente e il Comitato Glaciologico Italiano (Cgi)." Con buona pace del Comitato glaciologico, l'origine antropica del riscaldamento globale per immissioni di gas serra nell’era post-industriale, riguardante una brevissima e recente frazione temporale della vita della terra, è a tutt'oggi oggetto di discussioni tra esperti con pareri spesso discordanti lasciando irrisolto il problema.
Intanto "In 59 giorni di eruzione il vulcano di Cumbre Vieja sull'isola di La Palma alle Canarie ha emesso nell'atmosfera una quantità di anidride solforosa (So2) paragonabile a quello prodotto nel 2019 da tutti i 28 Paesi allora membri dell'Unione Europea (Il calcolo è stato effettuato dall'Istituto di vulcanologia delle Canarie insieme all'Università di Manchester)."
Nonostante ciò, viene da chiedersi come mai malgrado tutti i nostri errori l'età media dell'uomo si allunghi ogni anno abbondantemente compensando con i progressi scientifici la nostra incuria per il pianeta.
Molte e insolute le domande che potremmo porci.
Come accade nell’evoluzione genomica in quella che si chiama exaptation, quando una innovazione non specificatamente selezionata viene proficuamente utilizzata per fini non previsti, la capacità di adattamento della natura non finisce di stupirci: l’evoluzione ha i suoi tempi, improvvisa, sceglie, adatta, trasforma la crisi in valore, tutti i disastri hanno prodotto salti evolutivi privilegiando la sopravvivenza dei più adatti (non necessariamente i migliori in assoluto), l’imprevisto e l'adattamento sono il motore dell’evoluzione, se tutto si fosse preservato inalterato avremmo ancora i dinosauri sotto casa, sai che problema per la sicurezza!
* articolo aggiornato il 31/
08/2021
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