Ho sempre saputo che la Biennale di Venezia era il palcoscenico più importante dell'Arte contemporanea nel nostro Paese.
Felice di sapere che quest'anno, in occasione dell'anniversario dei 150 anni, fosse stato incaricato il Prof. Vittorio Sgarbi a creare qualcosa di degno.
A sentire i vari commenti, dopo alcuni vernissage, c'è più da piangere che da ridere, ma vivendo a Pescara posso solo raccontare quel che ho visto in loco.
Sapevo che la nostra città sarebbe stata sede della mostra/ Abruzzo: ma dove, quando e quali artisti sarebbero stati presenti?
Non un manifesto, nessuna conferenza di presentazione, sporadiche ed incomplete le notizie, mi è venuto il dubbio che non avevo capito niente e che non ci sarebbe stata nessuna Biennale.
Poi sono venuta a conoscenza che il coordinatore abruzzese sarebbe stato un certo…Umberto Palestini.
Chi è costui? non è un nome usuale nel mondo dell'arte abruzzese.
L'allestimento del salone presso l'Aurum è stato fatto "simil carbonari": in silenzio, di nascosto.
Il 25 giugno all'apertura Sgarbi assente, il Governatore della regione assente, l'Assessore regionale alla cultura assente, però, aveva dato l'incarico di rappresentarlo al consigliere più colto dell'Emiciclo.
Le Autorità comunali erano andate fuori città, data la bella giornata, perchè non si è visto nessuno.
Questa è la Biennale 2011?
Questa è la Biennale dell'Anniversario?
Capre! Capre! Capre!
I lavori degli artisti erano abbandonati senza vita, nel salone.
L'unica cosa che si notava era un folto gruppo di persone che indossava una maglietta con stampato il lavoro esposto di Anna Seccia con la scritta: Il popolo di Anna dei Colori.
Posso solo aggiungere un consiglio al Prof Vittorio Sgarbi: la prossima volta ad organizzare la Biennale, chiami Anna Seccia. |