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Hard Edge Abstraction
di Vilma Torselli
pubblicato il 2/04/2007 |
Un'arte in cui concetto e tecnica
coincidono, un'arte che è contenuto ed espressione di
se stessa. |
Nell'America degli anni '60, mentre Andy Warhol ed un nutrito gruppo di artisti si ispirano alla cultura popolare
e consumistica dell'America del boom economico per dar vita
ad un nuovo linguaggio artistico, la Pop Art, grettamente figurativo
nella sua ripetitività di modelli della realtà,
altri scelgono un linguaggio non-oggettivo, in totale allontanamento
dalla figurazione, alla ricerca di una semplificazione linguistica
che riporti l'arte alle sue proprietà essenziali.
Ne scaturiscono differenti espressioni artistiche nella comune
adesione a questo spirito, come la Post-Painterly Abstraction,
il Minimalismo e la Hard-Edge Painting o Hard Edge Abstraction.
Il termine Hard Edge viene coniato nel 1959 dal critico e storico
dell'arte californiano Jules Langsner marito dell'artista
June Harwood, per definire il lavoro non figurativo di quattro
artisti protagonisti di una mostra denominata "Four Abstract
Classicists", dopo l'analoga definizione introdotta dal
critico inglese Lawrence Alloway in relazione ad un tipo di
pittura astratta ad impronta geometrica: si tratta di uno stile
caratterizzato dall'annullamento del disegno e dalla prevalenza
del colore, in una disposizione compositiva libera da interelazioni
formali, che trova i suoi ascendenti in Josef Albers e Piet
Mondrian.
I nomi più noti di artisti appartenenti alla Hard Edge
sono Al Held, Ellsworth Kelly, Alexander Liberman, Brice Marden,
Kenneth Noland, Ad Reinhardt, Jack Youngerman, oltre ad altri
artisti di più complessa connotazione, collocabili ai
margini dell'Espressionismo astratto e confinanti con la Post-Painterly
Abstraction, come Frank Stella e Barnett Newman.
In realtà è molto difficile porre precise delimitazioni
a movimenti contemporanei e molto affini, tutti derivati dalla
matrice sostanzialmente astratta della cultura pittorica americana
dalla fine della seconda guerra mondiale in poi, la Hard Edge
è comunque espressione matura di un grande fervore
intellettuale che percorre la cultura americana di quel periodo
e dal quale deriveranno i movimenti più interessanti
degli anni '70, dal Concettualismo all'Arte comportamentale.
Nella pittura hard edge, concetto e tecnica coincidono (anche
se in seguito il termine finirà per riferirsi soprattutto
all'aspetto tecnico), il dipinto ha un suo valore oggettuale
conferitogli dai materiali di cui è fatto, dalle loro
caratteristiche tattili, cromatiche, materiche, volumetriche,
il quadro non contiene l'opera, è esso stesso l'opera,
l'arte è contenuto ed espressione di se stessa, il
significante non significa "altro", si realizza
nellesistere: il che spinge inevitabilemnte verso soluzioni
geometriche che meglio possano esprimere la valenza concettuale
ed astratta di un simile prodotto artistico.
Si può dire che la Hard Edge rappresenti, forse più
di altri movimenti post-astrattisti, uno dei due filoni, quello
di derivazione pop e quello di derivazione astratta, entro
i quali si muoverà tutta l'arte figurativa americana
seguente, e non solo, estendendo la sua influenza anche in
Europa nella Konkrete Kunst svizzero-olandese e nella MAC italiana.
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