Il termine Underground applicato all'arte si
deve a Lewis Jacobs che, nel 1959, così definì
le manifestazioni culturali (con riferimento nel caso specifico
al cinema in 8 e 16 mm diffuso per canali amatoriali) non allineate
con la cultura ufficiale, anticonformiste, appartenenti ad una
realtà "sotterranea" fuori dalle correnti canoniche
con teorie strutturate.
Esteso in breve, specie nel mondo anglosassone, a tutte le forme
d'arte, il termine Arte Underground designa prima di tutto un modo di vivere:
come per tutte le manifestazioni di protesta platealmente provocatorie,
underground può voler dire talvolta moda, esibizione,
una maniera di farsi notare sovente più costruita e voluta
di tanti modi tradizionali, come insegna Andy Warhol, abile
manipolatore della propria immagine, che seppe trarre dalla
sua vicinanza con gli ambienti underground non solo dell'arte
visiva ma anche della musica e del cinema, benefìci pubblicitari
e commerciali.
Il substrato dell'underground è sostanzialmente anarchico,
fondamento di una civiltà sotterranea per reazione
alla società visibile, tecnologica e rigidamente programmata:
l'Arte Underground, termine generico che accorpa molti movimenti
diversi, utilizza mezzi e situazioni anche al limite del buon
gusto, del buon senso, del buon costume e talvolta della buona
educazione.
Tuttavia questa incontenibile trasgressività si coniuga
con un innegabile aspetto positivo e ricopre un importante
ruolo sociale poichè costituisce il terreno comune
in cui convergono le tensioni antisociali e distruttive, seppure
con reconditi intenti idealistici, delle generazioni giovanili
alla ricerca di un'area di appartenenza, di un'identità
allargata e condivisa nella quale riconoscere simboli e linguaggi
comuni per sentirsi protagonisti della storia ed acquisire
un ruolo nella società.
L'Arte Underground non è una forma d'arte popolare
nel senso tradizionale del termine, anzi si oppone al recupero
della tradizione e ne contesta le regole ufficiali, tuttavia
sviluppa a suo modo una cultura popolare di nuova concezione,
una controcultura anticapitalistica che manca in realtà
di una vera ideologia di base e che utilizza gli stessi moderni
mezzi mediatici di ogni altra forma espressiva contemporanea,
incrociando vari linguaggi (grafica, letteratura, teatro,
musica, cinema, con particolare attenzione al fumetto) con
finalità proprie e contrarie a quelle del "sistema",
cercando di diffondere nel tessuto sociale messaggi e stili
di vita alternativi partendo o da una posizione oppositiva
e satirica, o dal desiderio di ricerca e sperimentazione,
comunque da posizioni politico-intellettualistiche.
Sono manifestazioni underground il Graffitismo e la Aerosol
Art, la cultura hip hop, l'Arte Psichedelica, il fumettismo,
i comics, la Street Art, la Hacker Art ecc., sono underground artisti come Basquiat, Haring, Guarnaccia, Griffin, oltre
ad una serie sterminata di cartoonists.
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