L'Happening è qualcosa che avviene, collocato in una
trama strutturale a comparti, in ognuno dei quali accade un
evento, o autonomo o sequenzialmente collegato con gli altri
o contemporaneo ad essi, un accadimento che viene oggettivizzato
fino a costituire esso stesso l'opera compiuta.
Il fatto che l'Happening abbia una durata e si svolga comunque
nel tempo, introduce un nuovo elemento come parte integrante
ed importante dell'opera, che alla fine della rappresentazione
resterà nella memoria o nella documetazione come tempo
vissuto.
L'interdisciplinarità intesa come coesistenza di vari
linguaggi artistici che si mettono in correlazione, si compenetrano
e si integrano, diventa un parametro importante dell'Happening
e a questo proposito va ricordata l'opera di John Cage e del
suo gruppo, tra cui Robert Rauschenberg, che portarono avanti
un modello di compartecipazione artistica ad aggregazione paritaria,
si potrebbe dire "a collage", frutto di una mentalità
tipicamente americana non gerarchizzata e burocratizzata (come
invece quella europea).
John Cage con l'introduzione del concetto di interdiscipliarità,
di complementarietà e di indeterminatezza compie un passo
determinante verso la definizione di un'arte ibrida che sia
strumento e veicolo di diffusione di messaggi ed informazioni,
al di là del suo specifico significato, arte come medium per capire la vita.
E' evidente la forte componente concettuale di un progetto
creato dalla mente dell'artista, poi allargato al pubblico
fino ad un coinvolgimento totale, attivo e diretto, nel quale
la dicotomia artista-fruitore si annulla e lo spettatore diventa
egli stesso parte dell'opera, che non avrebbe senso in mancanza
della sua presenza: l'interprete, sia esso attore o spettatore,
ha lo stesso peso degli oggetti di scena, mentre l'artista,
anch'esso parte integrante della scena, dirige lo svolgimento
della rappresentazione, in una forma d'arte puramente comportamentale,
che elimina ogni componente oggettuale.
Si assiste così alla completa smaterializzazione del
concetto di arte, non più 'cosa' ma 'evento' e 'azione',
per di più esercitata in spazi non convenzionali, spesso
nel tessuto urbano, entro i quali l'Happening irrompe con
i caratteri dell'improvvisazione articolandosi su un canovaccio
indicativo che lascia larghi margini di arbitrarietà:
l'artista mette in scena la sua inventiva, la sua capacità
creativa in fieri, lo spettatore diventa contemporaneamente
artefice e utilizzatore del prodotto artistico, la creazione,
la costruzione e la fruizione dell'opera d'arte coincidono,
ognuno degli elementi componenti l'Happening è equidistante
da un ideale baricentro che regge l'equilibrio dell'insieme:
sembra così chiudersi un cerchio nel quale inizio e
fine coincidono, in una perfetta corrispondenza di intenti
ed azioni.
Allan Kaprow, Robert Whitman, Claes Oldenburg, Red Grooms,
Jim Dine sono i più noti autori di Happening, che,
pur nell'estrema libertà espressiva di questo tipo
di linguaggio che li sottrae a qualsiasi tipo di catalogazione,
hanno tutti l'obiettivo comune di rifondare radicalmente il
concetto stesso di arte, non più separata dalla vita,
così come l'artista non è più separato
dallo spettatore, ma arte come veicolo portatore di nuovi
valori sociali e culturali alternativi, una "combinazione
indistinta di cultura e vita".
Come ogni manifestazione artistica moderna, l'Happening,
come già osservato per l'Installazione, con la quale
ha significative analogie, non nasce dal nulla e può
essere interessante cercarne i prodromi nelle avanguardie
del '900, in particolare in alcuni atteggiamenti del Dadaismo
e del Futurismo .
Il Dadaismo è per eccellenza il primo movimento trasgressivo
che vuole portare a conoscenza del pubblico le proprie idee
con gesti spesso eclatanti e spettacolari di chiaro gusto
provocatorio, attuati nell'ambito di manifestazioni collettive ed esibizioni
di tipo cabarettistico (ne è esempio Hugo Ball, dadaista di Zurigo, che legge
una poesia astratta puramente fonetica vestito in modo folle).
Il Futurismo, da parte sua, utilizza per primo il teatro o addirittura
la strada come luogo divulgativo delle proprie teorie moderniste,
affermando lo stesso Marinetti:".... bisognava assolutamente....
scendere nella strada, dar l'assalto ai teatri e introdurre
il pugno nella lotta artistica."
Da parte loro, i Futuristi russi, capeggiati dal poeta Majakovskiji,
in stretto contatto con Marinetti, inscenano strambe esibizioni
percorrendo la Russia per diffondere il loro credo, giocando
sullo scalpore suscitato nella borghesia per assicurarsi una crescente
popolarità, mentre il Surrealismo, in parte derivato
dal Dadaismo, porta avanti la sua stessa tradizione delle
manifestazioni e delle esibizioni teatrali di cui Maurice
Nadeau, nel suo "La storia del Surrealismo", fornisce
una divertita descrizione.
Come osserva Edward Lucie-Smith, fin dall'inizio le manifestazioni
delle avanguardie ebbero rapporti e contatti con il teatro
popolare, codificati in un manifesto futurista del "Teatro
di varietà", uno dei tanti manifesti del Futurismo,
stilati per lo più dall'instancabile Marinetti, che
dice, tra l'altro:"...il Teatro di Varietà
è oggi il crogiuolo in cui ribollono gli elementi di
una sensibilità nuova che si prepara....",
con intenti molto vicini alla moderna concezione dell'Happening.
Caduta, dopo la fine della seconda guerra mondiale, la popolarità
del Futurismo, dapprima sfruttato dalla politica e poi scaricato e tacciato come movimento guerrafondaio e violento,
il concetto di Happening si ritrova in certi atteggiamenti
dell'Astrattismo degli anni '50, nell'attivismo di Georges
Mathieu come organizzatore di eventi, nell'opera di John Cage,
come già detto, nell'attività del Gruppo Gutai,
giapponese, nell'ambito del quale l'artista Kazuo Shiraga
allestisce vere e proprie esibizioni all'aperto.
In seguito, l'Happening si afferma come vera e propria forma
espressiva con la Pop Art, tanto che quasi a tutti gli artisti
pop si può attribuire la realizzazione di Happening
o Environmental Art, ferma restando la supremazia della figura di Allan Kaprow, definito
da Adrian Henry in un suo fondamentale volume sull'argomento,
("Environments and Happening", 1974) "una figura di
fondamentale importanza nella nascita dell'Happening e la
maggior autorità per ciò che riguarda il suo
sviluppo dall'arte ambientale", o, appunto, Environmental Art.
Così come l'origine dell'Happening si intreccia con
il teatro popolare (e anche con antichi rituali sciamanici
soprattutto per ciò che riguarda il Giappone e la cultura Mono-Ha), il suo
susseguente sviluppo si intreccia con il balletto moderno
e con il music-hall, restando comunque questa forma d'arte
confinata, almeno nella mentalità occidentale, entro
i limiti della curiosità venata di ironia per un fenomeno
sostanzialmente elitario che lascia spesso indifferente, anche
se divertito, il grosso pubblico.
*articolo aggiornato il 16/01/2013
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