"La mia è una pittura diretta.
Il metodo di questa pittura è la crescita naturale di
un bisogno. Quello che mi preme è esprimere le mie sensazioni
piuttosto che descriverle. La tecnica non è che un mezzo
per arrivare a questa espressione
.."(Jackson
Pollock)
Per capire quale sia il più significativo punto
d'origine per la definizione e lo sviluppo dell'arte moderna è necessario valutare l'importanza che l'arte americana
assume nel periodo della seconda guerra mondiale, e subito
dopo di essa, quando New York emerge come nuovo centro dell'universo
artistico.
Lì convergono molti artisti europei in fuga dalla guerra,
dalle leggi razziali e alla ricerca di libertà d'espressione,
come molte personalità del movimento surrealista, che
nonostante notevoli difficoltà d'inserimento nell'ambiente
culturale d'oltre oceano, pur tuttavia, attraverso la
mediazione di vari linguaggi artistici, dal Cubismo all'Automatismo oltre che il Surrealismo, diventano in breve determinanti
per la nascita di quello che sarà il primo e più importante movimento artistico della giovane America, l'Espressionismo astratto.
Il termine "Espressionismo astratto" viene
in origine coniato da Alfred H. Barr jr. nel 1929, in occasione
del commento ad un quadro di Vasily Kandinsky, padre dell'astrattismo
lirico, e viene in seguito adottato dal critico Robert Coates
nel 1946 per definire questa corrente dell'arte americana.
L'insegnamento di Andrè Masson, le opere di Roberto
Matta e di Arshile Gorky prepararono il terreno per il passo
decisivo dal Surrealismo
all'Espressionismo astratto compiuto da Jackson Pollock, in
termini espressivi fortemente personali ed innovativi, al
quale si possono affiancare, seppure in tono decisamente minore,
Franz Kline e Mark Tobey , oltre a Willem de Kooning.
E' interessante notare come molti degli artisti espressionisti
fossero ebrei e come il fenomeno si possa leggere, in gran
parte, quale una derivazione della tradizione russo-ebraica
trapiantata da luoghi d'origine in cui non rimaneva traccia:
da ciò si possono far discendere alcune caratteristiche
tipicamente espressioniste, quali una certa avversione per
la rappresentazione specifica e figurativa, una ricorrente aniconicità, la ricerca di
una certa definitività del risultato, una propensione
alla ghettizzazione dei rapporti interni alla comunità
artistica, per certi versi chiusa alla società moderna
che l'aveva accolta.
Ciò nonostante, l'Espressionismo fu un' esplosione culturale di vastissima portata, potente e di grande impatto nella cultura
americana, socialmente utile in quanto paragonabile ad una
sorta di religione sostitutiva in un momento di grande crisi
spirituale e morale per tutta la società americana.
In seguito dichiarò Barnett Newman : "
nel
1940 alcuni di noi si destarono per accorgersi che eravamo
senza speranza; che in realtà non esisteva nessuna
pittura
..Fu quel risveglio che ispirò l'aspirazione,
l'elevato proposito, qualcosa di assai diverso dalla semplice
ambizione, di ripartire da zero, come se la pittura non fosse
mai esistita
.." .
L'Espressionismo astratto, quindi, scaturisce principalmente
dalla disperazione e dalla crisi dei valori creativi legata
al particolare periodo storico, l'America degli anni '40,
caratterizzato in campo artistico, e non solo, da un "enorme
vuoto" che, come osserva Adolph Gottlieb, andava colmato
con uno sforzo di rifondazione della mitologia e della simbologia
primitiva.
Con l'Espressionismo nasce l' "action painting"
(pittura d'azione, pittura gestuale) una pittura immediata,
libera, spontanea, nella quale tutto il corpo dellartista
viene coinvolto nella realizzazione dell'opera, l'esecuzione
della quale è affidata alla gestualità del braccio, una
pittura fatta con spruzzi, macchie, sgocciolature di colore
(dripping) dal pennello o direttamente dal barattolo sulle
superfici in tela o cartone predisposte ad accoglierle, poste
in posizione orizzontale.
I segni che ne conseguono configurano un'immagine caotica,
un intreccio irrazionale ed informale di colori e linee, frutto
di una gestualità casuale che vuole portare in superficie
le motivazioni nascoste dell'inconscio, legandosi così
alle posizioni filosofiche contemporane, di matrice esistenzialista.
L'opera d'arte diventa espressione di un soggettivismo esasperato,
dell'azione automatica dell'inconscio, la tela è mezzo
e tramite fra la materia, il colore, il segno, e l'inconscio
dell'artista, tanto che Pollock scrive: "Quando dipingo
non ho l'esatta percezione di ciò che sta avvenendo,
solo dopo mi rendo conto di ciò che ho fatto........"
L'action painting è l' espressione di uno stato d'animo,
lo scoppio di una carica di energia, l'esplosione di una pulsione
interiore che non si estrinsecano secondo un predeterminato
progetto, ma seguono quasi automaticamente un incontrollabile
impulso del profondo, con evidenti richiami, anche se con
esiti formali del tutto diversi, all'Espressionismo
storico per la violenza del linguaggio, al Dadaismo
per la carica di ribellione, al tachisme per ciò che
riguarda l'aspetto tecnico (la stesura del colore a macchie), ma soprattutto al
Surrealismo.
Come il Surrealismo, infatti, l'action painting esalta la
supremazia dell'inconscio, il valore automatico del risultato,
che non dipende da scelte formali o concettuali coscienti,
ma è frutto del gesto puro, di un automatismo psichico che delinea forma e contenuto liberamente ed irrazionalmente,
non vuol spiegare, solo esprimere, affidando alle capacità percettive dell'osservatore la lettura soggettiva dell'opera.
Lautomatismo psichico del Surrealismo arriva così
alle sue estreme conseguenze, con l'annullamento di ogni residuo
cosciente, trovando nell'inconscio una materia di ispirazione
vasta ed inesplorata, in grado di comprendere i germi di molte
successive esperienze che riconosceranno come vero tema dell'opera
d'arte non già l'opera compiuta, bensì la sua
realizzazione nel momento in cui l'artista la attua, con improvvisazione
e spontaneità (body art, happening, performance, arte
comportamentale ecc.).
Questa corrente culturale raduna in realtà personalità
artistiche anche molto diverse tra loro, accomunate da un diffuso
senso di angoscia e disagio per gli orrori della guerra, manifestazione
della degenerazione del mito della modernità razionale,
unite in un generale atteggiamento di reazione che le porta
a ripiegarsi nell'inconscio alla ricerca di se stessi, delle
loro angosce e delle profondità insondate della loro
psiche: il risultato di questa discesa interiore produrrà,
a seconda delle personalità dell'artista, opere cariche
di violenta disperazione (con chiaro riferimento all'Espressionismo tedesco),
o anche di inquietudine e meditazione (più vicine alla
matrice surrealista).
La tecnica pittorica che verrà definita action painting,
tipica dell'Espressionismo astratto americano, annovera tra
i suoi più significativi rappresentanti Jackson Pollock,
che la propone per primo nel 1947, Lee Krasner (moglie di
Pollock) e poi Willem De Kooning, Franz Kline, Mark Rothko.
L'invenzione della tecnica da parte di Pollock risale al 1949,
ma solo in seguito, vedendo il pittore al lavoro, per la particolare
gestualità con la quale l'opera veniva creata, il critico
Clement Greenberg inventò il termine di "action
painting", che da allora definì un modo molto
personale di dipingere, nel quale non vi era centro né
direzione di osservazione e la composizione si presentava
direzionalmente indeterminata ed equivalente, all over (a
tutto campo).
Pollock ha tutta le caratteristiche emblematiche della corrente
che rappresenta: è un ribelle nel senso pieno di genio
e sregolatezza, è attratto dallo studio dell'inconscio,
dalla psicanalisi junghiana, dalle filosofie orientali, dagli
eccessi, dalla libertà, dall'improvvisazione, che in
quegli stessi anni caratterizza molte delle correnti musicali
a cui l'artista si accosta (John Cage, il jazz, il be bop).
Consacrato quale maggior rappresentante dell'action painting e dellEspressionismo astratto, Pollock ha rappresentato
un momento importante della ricerca artistica del secolo scorso,
soprattutto per la cultura statunitense, contribuendo in maniera
determinante all'affermazione degli Stati Uniti come nuovo
centro dellarte nella seconda metà del 900.
* articolo aggiornato il 20/10/2014
link:
Il metodo americano
La politica culturale americana
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