"Chi dice Romanticismo dice arte moderna,
cioè intimità, spiritualità, colore, aspirazione
all'infinito, espressi con tutti i mezzi propri delle arti",
(Charles Baudelaire, 1846)
Molti sono gli elementi, gli avvenimenti, i personaggi che
in un modo o nell'altro, creano i presupposti per la nascita
dell'Impressionismo e poi dell'arte moderna, giacchè
anche in arte nulla nasce da nulla, ma William Turner (1775-1851) ha veramente
il carisma di un personaggio chiave per la lettura di tutta
l'arte che lo seguirà.
Grande interprete della poetica romantica, Turner ne accoglie
e ne sintetizza i caratteri fondamentali, facendosi promotore
di una rivoluzione artistica precorritrice dell'Impressionismo
che prolungherà i suoi esiti non solo nel post-impressionismo,
ma anche in certi modi più propri dellEspressionismo e anche dell'Astrattismo del secondo dopoguerra.
Larte moderna, ai fini di una classificazione puramente cronologica, inizia convenzionalmente con i Fauves e con il post-impressionismo, con lo stravolgimento dei canoni
classici per una nuova visione della natura e della realtà,
ma è senz'altro più corretto dire che l'arte
moderna nasce con il Romanticismo, epoca di rivoluzione filosofica,
estetica, psicologica, sociale, che afferma una nuova concezione
della vita.
Alla base del movimento ci sono una serie di antitesi e di
contraddizioni, nonchè la scoperta di nuovi imput secondo
i quali l'uomo romantico deve organizzare la propria visione del
mondo: affermazione della creatività e della fantasia
contro il predominio della ragione, rivalutazione della tradizione
culturale moderna in opposizione a quella classica antica,
affermazione di uno spirito nazionalistico anzichè
anonimamente cosmopolita, ritorno ai valori religiosi e ad
uno spirito vagamente populista, e soprattutto una nuova visione
della natura, luogo in cui l'uomo ritrova sè stesso
e la sua autenticità, dove può proiettare la
sua interiorità ed aspirare ad una fusione cosmica
con l'illimitato universo.
La visione eroica di un mondo perfetto, del precedente periodo
neoclassico, viene sostituita da un ordine figurativo slegato
dal rigore prospettico, dove l'artista non esita ad esprimere
la propria soggettività e i suoi sentimenti.
All'inizio dell'ottocento, con cento anni di anticipo sugli Impressionisti,
William Turner porta avanti una sua ricerca personale e rivoluzionaria
sulla luce e sul colore, ed è uno tra i primi pittori,
con John Constable e Caspar David Friedrich, ad occuparsi del
paesaggio, con un occhio al "Trattato" di Leonardo,
dipingendo la natura, l'atmosfera, i cieli, non più come
semplici sfondi, ma elementi fondamentali protagonisti della
composizione, in termini di cromatismo e luminosità,
anzi in una ricerca spasmodica della luce che sarà di
ispirazione all'opera di Monet, specialmente nell'ultimo periodo
di vita.
Dapprima suggestionato dalla paesaggistica francese seicentesca,
specie di Claude Lorrain, che conferisce alle sue opere un'impostazione
scenografica, lo stile di Turner, già segnato da quello che sarà
il tema dominante, la luce, si orienta
poi verso un cromatismo più brillante e più
dichiaratamente soffuso di luminosità, mezzo per rendere radiosi
i colori e ammorbidire le forme architettoniche che si stemperano
nella luce, amalgamando le ombre.
Nell'ultima fase della sua attività (1835-1845), Turner
cambia nuovamente stile, esasperando ulteriormente
la sua ricerca: nell'opera forse più rappresentativa
di questo periodo, "Pioggia, vapore e velocità",
Turner rappresenta l'azione della pioggia su oggetti raffigurati
come masse indistinte in una nebbia luminosa di colori soffusi,
con un effetto che Monet riprenderà più volte,
quasi ossessivamente.
Non cè, nelle ultime opere di Turner, romantica
evasione verso mondi idilliaci, il che sarà invece
un tratto distintivo di molti pittori impressionisti, ma la
volontà di calarsi in una natura primigenia, ribollente
e primordiale, madre e matrigna al tempo stesso, e se soprattutto
la versione luministica anticipa mirabilmente quelle che saranno
le fondamentali istanze dell'Impressionismo, una dichiarata
tendenza all'astrazione e il tentativo di affacciarsi su un
mondo sconosciuto e caotico, di vapori sfumati e forme indistinte,
rappresentano i germi da cui scaturirà la poetica dell'inconscio
dell'Espressionismo.
link:
William Turner, "The Slave Ship"
* articolo aggiornato il 28/07/2012
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