Nel 1908, presso la galleria Kahnweiler di Parigi,
George Braque (1882-1963) presenta al pubblico ed alla critica le sue opere
più recenti, ed è proprio in questa occasione
che il critico Louis Vauxcelles conia, per quel tipo di pittura,
il termine "Cubismo", volendo intendere che i volumi
presenti nei quadri di questo giovane pittore erano costituiti
da cubi.
Da allora in poi, i due fondatori di quel movimento, George
Braque e Pablo Picasso, partendo dalla lezione di Cézanne,
del quale hanno visto le opere in una mostra postuma, danno
avvio a soluzioni formali assolutamente nuove, radicalmente
diverse da quelle dei loro predecessori, destinate a imprimere
un nuovo corso alla pittura del '900.
Iniziando la sua attività pittorica come postimpressionista,
vicino ai Fauves, estimatore di Gaugin, Braque se ne discosta
ben presto per diventare forse il più interessante
esponente del Cubismo analitico, la prima fase in senso cronologico
di questo movimento (1909-1910): durante questa fase si attuano
i primi passi verso la scomposizione della forma, tema centrale
della poetica cubista, attraverso una accentuata frammentazione
dei volumi tesa alla ricerca delle forme geometriche fondamentali
(la stessa ricerca di Cezanne), ponendo decisamente in secondo
piano il colore ed adottando soluzioni spesso monocromatiche.
In questo dipinto, "Pianoforte e mandola" (1909
- 1910 , olio su tela, 92x41, New York, Guggenheim Museum),
sono chiaramente rilevabili sia il processo di scomposizione
dell'immagine, giunto ad una piena maturità, sia il
sostanziale monocromatismo dell'insieme: i riferimenti morfologici,
la tastiera del pianoforte e la mandola al centro, sono pochi
e sinteticamente riassunti, mentre la frammentazione dei volumi
è sottolineata dall'andamento delle pennellate, che
per ogni zona del dipinto hanno una loro precisa direzionalità,
a sottolineare una ricerca che scandaglia tutte le possibilità
spaziali della composizione, tesa ad effetti non solo pittorici
ma anche tattili e sonori.
La musica è una delle passioni di questo artista complesso
e completo, quella di Bach in particolare, e la musica polifonica,
che propone contemporaneamente più temi musicali, è
per Braque la trasposizione sonora della sua ricerca spaziale,
nella quale tutti i piani emergono in superficie, proponendo
il soggetto da più punti di vista simultaneamente.
La musica, per Braque come per Kandinskij, fa parte di una
comprensione globale dell'arte, non intesa, come per i pittori
del "Der Blaue Reiter", come espressione lirica dell'animo,
ma come modello intellettuale puro ed ordinato che integra
la visione dell'opera ed in qualche modo contribuisce ad organizzarla.
Dopo la scomposizione analitica dell'oggetto rappresentato,
divenuto così realtà mentale razionalmente riconoscibile,
Braque lo ricompone nei suoi elementi fondamentali, senza
preoccupazione alcuna per la verosimoglianza e le gerarchie
della logica corrente, come puro concetto, privo anche di
varietà cromatica, anticipando tematiche di tipo astratto:
non a caso, verso la fine della sua carriera, Braque si avvicinerà
al Surrealismo, seppure sempre nei termini di un certo rigore
formale.
link:
Cubismo analitico e Cubismo sintetico
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