In quadri di dimensioni limitate,
dai raffinati colori tersi ma non smaglianti, non accesi, Paul
Klee (1879-1941) rivela la particolare sensibilità e la consueta
intimità del suo gesto pittorico. La sua pittura è
specchio certamente del carattere schivo, ma anche di una ricerca
artistica ossessiva, meticolosa, che si manifesta nelle scelte
tecniche: l'olio, l'acquerello, la matita, il guazzo, la penna,
su carta, cartone e supporti misti appositamente trattati. Il
titolo e la firma sono spesso scritti, come in questo "ABC
per un pittore murale", in una striscia in basso, sul cartone
dove è applicata la juta. L'effetto è di opere
chiuse, complete come le illustrazioni di un libro, come le
tessere cangianti di un mosaico, come le melodie di un'opera,
allo stesso tempo separate e collegate l'una all'altra.
È certamente una pittura contenuta, ma mai dimessa; il
segno sottile di Klee è rapido e curvo, teso ed espressivo,
una corda vibrante. Così si intuisce come non possa esserci
espansione, esternazione, esaltazione o esplosione in questa
idea di Arte, ma soltanto Espressione, l'espressione che porta
Klee a manifestare e a dimostrare la compiutezza di un'opera
nell'armonia assoluta di linee e di forme. Noi sentiamo che
il pittore ha vissuto ogni dettaglio del suo quadro e che ogni
dettaglio è frutto di una paziente e lunga ricerca, testimoniata
dagli infiniti schizzi e studi. Nessuno lo ha scritto meglio
di Giulio Carlo Argan: "Di un quadro, di un disegno [Klee]
riesce a fare un evento, qualcosa che accade sotto gli occhi
dello spettatore, e lo sorprende, e costituisce un problema,
che ciascuno risolverà a modo suo e dunque non sarà
mai risolto, rimarrà sempre un problema: come gli eventi
della vita ... "
"ABC fuer Wandmaler" è un'opera esemplare per
capire l'ultimo Klee, che cerca alfabeti nuovi per la pittura
e trova nelle lettere una forma pittorica lineare che gli è
congeniale.
In questo "ABC für Wandmaler" (ABC per pittore
murale) (1938), colori ad olio, esecuzione a graffio su tela
di juta impregnata di gesso e montata su cartone, 56 x 37,8
cm, Collezione Rosengart, Luzern (CH) sembra rivolgersi ai pittori
di muri, agli affrescatori, ai decoratori, e fornisce un modello
singolare di pittura simbolica: le lettere dell'alfabeto si
delineano sulla tela impregnata di gesso e scompaiono soffuse
nelle macchie di luce che le circondano. È un quadro
di strana e suggestiva potenza, fatto di niente, quasi di polvere
e sabbia, ma pieno di una singolarissima precisione, di una
estrema finitezza. Possiamo intravedere le radici dell'arte
di Klee insieme alle radici di chi verrà dopo di lui
e da lui imparerà l'alfabeto della pittura: l'espressionismo
astratto, l'informale, per non dire della più recente
Graffiti-Art. Lo sapevano bene, o lo intuivano, Picasso, Kandinskj,
Braque e tanti altri, quando alla fine degli anni '30 si recavano
a visitarlo, ormai malato, nella sua Berna, rendendo omaggio
all'amico e al maestro insieme.
link:
Espressionismo astratto
Informale
Graffitismo
|