Kazimir Malevic (1878 - 1935) è il fondatore
di una corrente nota come Suprematismo, termine che vuole indicare
la "supremazia della sensibilità pura"
("Manifesto del Suprematismo", 1915) come unico elemento ispirativo
dell'arte, tagliata ogni relazione con la realtà, eliminata
ogni finalità che non sia la semplice rappresentazione
di una purezza geometrica assoluta, semplificata la forma e
ridotto il colore a pochi tratti essenziali.
Questa è la prima opera suprematista, "Quadrato nero su fondo
bianco" del 1914-15, olio su tela di 79,5 x 79,5 cm oggi
a Mosca, alla Galleria Tret'jakov: l'autore, Kazimir Malevic, che realizzò
anche un "Quadrato bianco su fondo nero" esposto a
San Pietroburgo alla mostra "0,10" allestita nella
galleria Dobycina, esegue il dipinto in pieno periodo tardo-romantico,
a cavallo della rivoluzione del '17, percorso da suggestioni
fauve ed espressioniste, e proprio per questo esso costituisce una
novità assoluta, la prima irruzione dell'astrattismo
puro nella cultura russa, nei termini di un rigore linguistico,
di una assolutezza ed un estremismo che non verranno superati
mai più.
Il Suprematismo ha chiari legami con De Stijl, costituitosi
in Olanda nel '17, saltano all'occhio le analogie tra il dipinto
di Malevic e le griglie di Mondrian, entrambi informati a
semplici e categoriche premesse formali: eliminazione di ogni
contenuto realistico e figurativo con riferimento alla forma
tradizionalmente intesa, sostituito da forme pure autoreferenziali,
aspirazione all'unificazione di spazio e tempo ed eliminazione
del punto di vista prospettico, utilizzo di colori primari,
eliminazione del concetto di simmetria e di ripetitività,
negazione del volume e recupero della bidimensionalita della
superficie.
Interessato al Cubismo e alla disarticolazione della forma
negli elementi primari, attratto dal Futurismo italiano, forse
la corrente con la quale le avanguardie russe ebbero maggiori
affinità (il personaggio più rappresentativo
del futurismo russo resta comunque Natalija Goncarova), Malevic,
procedendo lungo una linea di sintesi, realizza opere cubofuturiste,
con il gruppo Larionov, Gontcharova, Tatlin, Prevsner, tuttavia
l'aspetto più interessante della sua opera resta proprio
l'anticipazione dell'Astrattismo geometrico che si legge nel
suo quadrato nero, che l'artista realizzò in quattro
versioni, uno dei primi esempi di pittura monocroma.
Affini, per lo meno nelle premesse, " ..... le poetiche
del Suprematismo e del Costruttivismo, quali avanguardie dell'arte
europea, trovano anch'esse spiegazione in quel più
vasto processo di sussulto e avanzamento sul fronte della
storia che condusse la Russia alla Rivoluzione d'Ottobre.
Ciò secondo proprio quella "legge dello sviluppo
combinato" che Lev Trotsky ha posto come ragione preliminare
della sua Storia della rivoluzione russa" ( Luigi
P. Finizio, "L'Astrattismo costruttivo. Suprematismo
e Costruttivismo", 1990), tuttavia, differentemente dal
Costruttivismo di Tatlin, grande rivale di Malevic, che promuove
una radicale depurazione del linguaggio formale per un'abolizione
della stessa arte, il Suprematismo di Malevic abolisce il
segno e l'immagine alla ricerca di una pittura basica che
si annulla per rinnovarsi, ricominciando da zero, dai suoi
soli elementi essenziali.
Il mondo poetico di Malevic si articola in uno spazio che
non risponde ad alcuna logica nè ad alcuna regola,
almeno non a quelle del mondo reale, uno spazio indifferenziato
in cui si collocano forme pure, moduli geometrici perfetti,
emblematici e cristallini, il cerchio, la croce, il quadrato,
pluridirezionali, non più forme oggettuali, ma concettuali
(tanto che una parte della critica fa risalire al quadrato
nero la nascita del Concettualismo), forme-idee platoniche
che adombrano l'essenza astratta della vita, l'origine primigenia
di tutte le forme possibili di tutti i possibili mondi.
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