Se è vero che la personalità di
un artista si legge nelle sue opere, è altrettanto vero
che, quando l'opera è un autoritratto, la sua potenza
rivelatrice viene accresciuta dal fatto che l'artista espone
sè stesso, la sua immagine, la sua faccia, con un volontario
atto narcisistico teso a svelare la propria interiorità.
E' una tentazione a cui pochi artisti si sono sottratti, a partire
dal Rinascimento, dove ha inizio una grande tradizione
ritrattistica, fino ai giorni nostri, ma parlare di Van Gogh,
che ha realizzato numerosi autoritratti, vuol dire mettere a
fuoco l'essenza più profonda di un tema affascinante,
nel caso specifico molto illuminante per la comprensione dell'artista
più tipico dell'Espressionismo, quello che, per definizione,
è il movimento artistico del '900 maggiormente interessato,
e cronologicamente per primo, alla ricerca e alla rappresentazione
dell'interiorità e dell'inconscio.
La ricerca interiore, la libera espressione dell'animo e
delle sue passioni, sono i temi rivoluzionari alla base
della nascita dell'Espressionismo tedesco, preceduto
da una lunga tradizione storica in questa direzione, che Van
Gogh coglie con eccezionale sensibilità ed interpreta
in chiave moderna, dando vita ad uno sconvolgimento globale
del concetto di rappresentazione artistica, riversando nelle
sue tele le complesse problematiche di una personalità
anomala, sulla quale sono anche state fatte severe diagnosi
che spaziano negli ambiti di varie psicopatologie.
Plinio Nomellini definisce l'autoritratto "unassicurazione
contro la scomparsa definitiva, uno strappo al silenzio della
morte", un'aspirazione all'immortalità che l'artista
cerca di raggiungere affidando la memoria di sè allo
spettatore, ponendolo davanti a ciò che di sè
vuole rivelare, tracciando un codice interpretativo che guida
alla sua interiorità, lasciando parlare non solo Narciso,
quindi, ma anche Psiche.
Per Van Gogh (1853-1890) l'autoritratto appare quasi come una necessità,
il desiderio di un dialogo che non può intrecciare se
non con sè stesso, l'unico mezzo per uscire da una
solitudine esistenziale senza scampo, rispecchiandosi in sè
per cercare da fuori le ragioni della propria sofferenza:
l'autoritratto è la messa in scena del suo dramma umano,
il tentativo di un'autoanalisi attraverso tratteggi, forme,
volumi, colori, il tentativo di giungere alla sintesi perfetta
tra raffigurazione fisica e sentimento interiore, tra ciò
che lo spettatore vede e ciò che l'artista sente.
Proprio questa intenzione determina le rivoluzionarie caratteristiche
formali e stilistiche della pittura di van Gogh, che diverranno
proprie di tutto il movimento espressionista, scardinando
ogni concetto naturalistico e delegando alla sensibilità
soggettiva dell'artista l'interpretazione e la rappresentazione
della realtà.
In questo "Autoritratto" del 1887, olio su cartone
di 42.0 x 33.7 cm, uno dei tanti realizzati da Van Gogh in
periodi diversi, si nota con grande risalto l'influenza del
Pointillisme, uno stile ed una tecnica che l'artista incontrò
durante un suo soggiorno a Parigi in ambienti impressionisti
e che lo influenzò molto in quel periodo, confluendo
poi nella definizione di un suo linguaggio personale ed originale.
Il colore, steso a pennellate distinte in piccole aree vicine
una all'altra, in una profusione di cromatismi vivaci e contrastanti,
audacemente accostati, conferisce allo spazio attorno all'immagine dinamismo e vitalità, segni di un interiore
stato psichico, mentre la figura, costruita con tratti decisi
e forti, con inserti di colore puro, è l'immagine vibrante
di energia di un animo percorso dalle passioni ed in continuo
conflitto con sè stesso.
Sigmund Freud considerava gli artisti alleati preziosi per
gli studi psicanalitici perchè, diceva, "nelle
conoscenze dello spirito essi sorpassano di gran lunga noi
comuni mortali, poiché attingono a fonti che non
sono ancora state aperte alla scienza": non c'è
espressione più adatta a definire Van Gogh, un mortale
fuori dal comune, che ha trovato fonti di straordinaria
profondità per arrivare alle radici del suo e del
nostro animo.
links:
"Caffè di notte"
"I
mangiatori di patate"
"Campo
di grano con corvi"
"La
camera da letto di Arles"
L'Autoritratto
|