Arshile Gorky (1904-1948), pseudonimo assunto da Vosdanig
Adoian dopo larrivo in America dall'originaria Armenia,
uno dei padri riconosciuti della "Scuola di New York" (gli "Irascibili",
con Rothko, De Kooning, Baziotes, Smith, Newman, Gottlieb, Still e la Krasner), fa parte di quel gruppo di artisti americani
conquistati al Surrealismo di André Breton, che lo considerava
uno degli acquisti più importanti della corrente da lui
fondata ed importata in America dall'Europa sconvolta dalla
seconda guerra mondiale.
La linea che percorre tutta la produzione di Gorky è
il costante riferimento alla natura, al ciclo della fioritura,
la maturazione, la fruttificazione, in tal modo differenziando
nettamente la sua opera da quella di un altro artista surrealista, Roberto Matta, che in qualche modo lo ricorda, con il quale
ebbe stretti rapporti professionali ed umani.
Gorky, che nelle sue ultime produzioni sperimenta l'automatismo,
fu inizialmente molto interessato al Cubismo, in particolare
a Picasso, impegnandosi in un apprendistato che lascia in lui
un senso spaziale della superficie, in opposizione al senso
della profondità spaziale, riscontrabile anche in Mirò
non a caso pure lui cubista prima di aderire al Surrealismo,
tradotto in un "gusto per lo spazio superficiale.......e
per la disposizione dell'a composizione comodamente all'interno
della cornice" (William Rubin, 'Art International', 1963):
gli elementi espressivi, colori, linee, figure, si allontanano
dall'organicità, dalla morfologia della forma, perdono
il loro significato originario, si smarriscono, ma conservano
una loro ben precisa posizione spaziale, tipicamente cubista.
In molti dei quadri di Gorky, come si evidenzia in questo
"Untitled" del 1944, olio su tela di 167 x 178,20
cm , la composizione è costituita da un insieme di
forme complessivamene aspecifiche che si confondono e
si contaminano, affollate e quasi indistinte, immerse in una
favola irreale eppure estremamente eloquenti dell'interiorità
di un uomo emozionalmente fragile, autodistruttivo, spesso
depresso, pervaso da un'ansia repressa ed una aggressività
che contraddicono la sua tendenza all'introversione e sfociano in ramificazioni artigliate imprevedibilmente dipartenti da forme molli
e morbide apparentemente innocue di cui controllate sgocciolature sbavano delicatamente i contorni.
Il Surrealismo di importazione, a contatto con la realtà
socio-culturale americana profondamente diversa, perdendo la connotazione
intellettualistica ed introspettiva di derivazione europea,
diventerà Espressionismo astratto e parlerà
il turbolento linguaggio gestuale di Pollock e degli action
painters, diventando altro, come succede sempre quando un
fenomeno culturale approda al suolo americano.
Arshile Gorky, che qualcuno ha definito un proto-espressionista,
si colloca al centro di questo particolare momento storico,
anello di congiunzione fra due diverse culture, figura chiave
tra due mondi: sarà infatti Jackson Pollock a incaricarsi
di esprimere la prorompente energia creativa di una giovane
nazione, varcando la breccia aperta da lui e dando vita per
la prima volta nella storia dell'arte ad un movimento esclusivamente
ed autenticamente americano.
Per la critica più severa, Gorky fu soprattutto un
buon traduttore del clima culturale americano di quel periodo,
un trasmettitore della cultura europea, mentre in effetti
il suo rapporto con la realtà americana, in cui lui
doveva inserirsi a fatica essendo uno straniero e facendo parte
di una minoranza, è conflittuale, oppositivo, con l'aggressività
di chi deve lottare per imporsi come persona e come artista
in un ambiente estraneo, anticipando quel "fronte del
dissenso" in cui si organizzeranno i movimenti futuri,
primo fra tutti l'Espressionismo astratto.
Come osserva Edward Lucie-Smith, "Gorky esalta il suo
"Io" più apertamente di quanto qualsiasi
altro pittore europeo avesse mai osato fare", da uomo
fragile e duro al tempo stesso, che la vita spezzerà:
a soli quarantaquattro anni, Arshile Gorky si suicida impiccandosi.
link:
mostra"Milano, Pollock e gli irascibili. La scuola di New York"
* articolo aggiornato il 15/07&2014
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