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Testi di Vilma Torselli su "Antithesi", giornale online di critica d'architettura.
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American Art 1961-2001 la storia dell'arte moderna negli Stati Uniti tra due momenti decisivi della storia americana, la guerra del Vietnam e l'attacco alle Torri Gemelle.
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Milano, apre il Museo delle Illusioni, con incredibili installazioni, illusioni visive, giochi e rompicapi.

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Concorso artistico Lucca Biennale Cartasia 2022, tema conduttore di questa edizione “The white page” (pagina bianca), le infinite possibilità per gli artisti di raccontarsi tramite le opere in carta.

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I vincitori del Premio Pritzker per l'architettura 2021 sono Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal: talento, visione e impegno per migliorare la vita delle persone.

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Parigi, all’Espace Lafayette-Drouot "The World of Bansky”, su 1200 mq. esposte un centinaio di opere del più famoso street artist del mondo. Fino al 31 dicembre 2021.

Marc Chagall, "Innamorati e fiori"
di Vilma Torselli
pubblicato il 10/03/2009
"Nelle nostre vite c'è un solo colore che dona senso all'arte e alla vita stessa. Il colore dell'amore”.(Marc Chagall)
Moltissimi artisti hanno affrontato il tema dell'amore, proponendolo in un'infinità di sfaccettature, passionale, tragico, disperato, allegro, euforico, ideale, sensuale ......
Marc Chagall (1897-1985), artista non omologabile in alcuna corrente, fieramente russo ed ebreo, abitante di un suo mondo poetico percorso da un delicato lirismo e da una inesauribile vena favolistica, ha interpretato in molti dipinti il tema dell'amore di coppia: le nozze, gli sposi e gli innamorati abbracciati costituiscono una iconografia ricorrente (eseguì una intera serie dal titolo "Gli innamorati") nel suo mondo fiabesco fatto di cieli azzurri, animali volanti, clown suonatori, alberi in fiore, omini privi di peso librati nell'aria come angeli su villaggi da presepe. E’ un mondo ingenuo ed irreale che adombra un messaggio intensamente spirituale, una fede incrollabile nella forza dell'amore, una ferma fiducia nella possibilità che esso possa esorcizzare la sofferenza e la morte e trasformare la miseria della vita quotidiana in un meraviglioso viaggio in un regno incantato.

Perchè chi ama vola, chi ama parla con gli animali, si confonde con i fiori, sente la musica del vento...... chi ama sceglie la speranza, sceglie la vita che sempre trionfa sul male.

Il dipinto, "Innamorati e fiori", un olio su tela del 1927 conservato al The Israel Museum di Gerusalemme, lega anche nel titolo due temi classici di Chagall, collocando in un ambiente onirico e fiabesco la visione di un sogno vagheggiato dai colori vividi e allegri.
Due esili figure decentrate, soverchiate da un prorompente bouquet di fiori giganteschi, procedono allacciate ed inclinate, l'una appoggiata all'altro, che suona il violino: il musicante ebreo è personaggio ricorrente nella tradizione chassidica, importante presenza nelle occasioni rituali come nascite, matrimoni, funerali, Chagall lo colloca nei suoi dipinti desumendolo dai ricordi reali della sua vita tra i kletzmorim dell'Europa orientale, la patria lontana mai dimenticata.
L'esagerato fuori scala accentua il magico senso di irrealtà e di incantesimo della scena bucolica, dove la natura lussureggiante pare favorire e proteggere la complicità tra i due innamorati che sembrano cercare riparo ed intimità sotto la spettacolare cascata dei fiori rossi.
Il segno di valenza eminentemente grafica, leggero e veloce, una certa trasparenza del pigmento colorato, la freschezza del tratto conferiscono all'insieme la lievità di una scena sognata, irreale o 'surreale' per usare un vocabolo inventato proprio per la pittura di Chagall dal poeta Guillauime Apollinaire che parlò di surnaturalisme per individuare la caratteristica più spiccata della sua arte.

Metafora e poesia, sogno e realtà sognata, il ricordo e la fiaba si confondono fino a diventare indistinguibili in una atemporalità sospesa dove l'amore, che tutto può, è lo straordinario motore di un universo in cui tutte le cose sono connesse, in cui, "allorché un uomo e una donna sono insieme i cieli si rallegrano".

link:
Marc Chagall, "Cristo sul ponte"

* articolo aggiornato il 5/10/2014


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