"La pittura non dovrebbe essere soltanto
retinica o visiva; dovrebbe avere a che fare con la materia
grigia del nostro intelletto, invece di essere puramente visiva".
(Marcel Duchamp)
Noto al grande pubblico soprattutto per l'invenzione e la
realizzazione del ready-made, Marcel Duchamp (1887-1968), probabilmente uno degli
artisti più importanti del secolo scorso, conosciuto soprattutto come padre del Dadaismo, è
sicuramente uno dei più problematici e influenti per
le generazioni che lo seguirono.
Gli esordi di Marcel Duchamp sono vicini all'Impressionismo,
con particolare riferimento a Cezanne, ma ben presto l'artista
se ne discosta per avvicinarsi, seppure con atteggiamento
spesso conflittuale, al Cubismo e alla dissociazione della
forma, punto chiave della sintassi cubista, con influenze
di tipo futurista per ciò che riguarda la rappresentazione
del movimento: nel dipinto "Nu descendant l'escalier nº2" (1912) sono sinteticamente riassunte tutte le più
peculiari caratteristiche della pittura di Duchamp, che fanno
di questo quadro un'opera particolarmante rappresentativa
del percorso di un artista che ha continuamente stupito, definendo
un concetto totalmente nuovo di arte, ispiratore dei diversi
movimenti di impronta concettuale sorti nel periodo postbellico.
Il quadro venne rifiutato nel 1912 alla mostra al "Salon
des Indépendants" perchè di troppo forte
impronta futurista nell'ambito di una esposizione cubista,
soprattutto per le proteste del pittore Albert Gleizes, e
proprio questo episodio determinò l'allontanamento
di Duchamp dal movimento cubista: l'opera fu tuttavia inserita
tra quelle che, lanno successivo, furono inviate in
America e lì, era il 1913, all' "Armory Show"
di New York, "Nu descendant l'escalier nº2"
si caratterizza come l'opera che suscita maggior scandalo,
salutata tuttavia entusiasticamente dalla critica come l'apparizione
di una "luce al fondo di un tunnel".
La ricerca cinetica di Duchamp, conflittuale con la risoluzione
cubista di unimmagine frammentata e fermata in successivi
momenti statici, non ha tuttavia alcuna relazione con la ricerca
dei futuristi: mentre questi vogliono esprimere il movimento
inserendolo nelle loro opere quale tema centrale, Duchamp
persegue la rappresentazione astratta del movimento a livello
puramente concettuale attraverso le successive posizioni
di una figura che scende le scale, collegate in un complesso
ritmo sovrapposto, dinamico e simultaneo ottenuto empiricamente.
Sovrapponendo le immagini e simulando l'effetto del fotomontaggio
di più scatti fotografici, Duchamp istituisce un chiaro riferimento alle
invenzioni dadaiste nel campo filmico, al quale guarda con
attenzione sperimentalista come faranno i futuristi e poi
i surrealisti.
Quello che Duchamp vuole proporre con le molteplici invenzioni
tecniche della sua attività artistica non è
uno stile, ma un atteggiamento verso l'arte e verso la vita
in termini distruttivi verso regole e convenzioni, così esprimendo in modo romantico la
ribellione di un artista solitario in anticipo sul suo tempo.
link:
La poetica della casualità ed il ready-made di Duchamp
L'arte difficile
La decontestualizzazione
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