Nel Manifesto di André Breton (1924),
il Surrealismo viene così definito :"Automatismo
psichico puro col quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente,
sia per iscritto, sia in qualsiasi altro modo, il funzionamento
reale del pensiero. Dettato del pensiero in assenza di qualsiasi
controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di qualsiasi
preoccupazione estetica e morale. Il surrealismo si fonda
sull'idea di un grado di realtà superiore connesso
a certe forme di associazione finora trascurate, sull'onnipotenza
del sogno, sul gioco disinteressato del pensiero."
Egli parte dalle teorie freudiane sui sogni e la loro interpretazione,
chiedendosi quale possa essere il loro significato e la loro
importanza, visto che rappresentano molta dellattività
di pensiero delluomo, in quale trascorre dormendo buona
parte della sua vita.
Una strada per arrivare ad una accettabile spiegazione è
quella di ipotizzare che il sogno inganni il controllo della
volontà sulle azioni, permettendo di ignorare il giudizio
della consapevolezza e superare così l'ostacolo rappresentato
dalla ragione, poiché "la mente conscia dà
continuamente giudizi su ciò che è possibile
e su ciò che non lo è" (Gilberto Gamberini
, "Conscio e Inconscio"), condizionando in tal modo
la libera espressione della creatività.
Parallelamente al discorso estetico, pesantemente influenzato
dalla filosofia freudiana, il Surrealismo porta avanti anche
un suo discorso ideologico, sostanzialmente di sinistra, appoggiato
al marxismo ed a una politica di carattere sociale.
L'inconscio, afferma quindi il Surrealismo, si esprime nei
sogni attraverso forme libere di associazione, lasciando cioè
che un' idea segua l'altra senza la consequenzialità
logica del ragionamento consueto, ma automaticamente, sulla
base appunto di un "automatismo psichico" libero
da qualunque controllo di tipo morale, etico, culturale: il
sogno è il luogo privilegiato in cui attingere a una
"surrealtà" che rappresenta il "punto
supremo" in cui tutte le contraddizioni si ricompongono
e trovano soluzione.
Larte diventa quindi mezzo per trasporre sulla tela
immagini oniriche e deliri dellinconscio, paure, angosce,
attraverso immagini dal significato simbolico.
L'arte, "modello puramente interiore", deve essere
il risultato dell'immediata corrispondenza tra inconscio e
gesto artistico, fuori dal controllo morale o razionale della
coscienza e di canoni estetici prestabiliti, l'arte deve tradurre
in termini plastici l'attività dell'inconscio, con
linguaggi liberi, nuovi, anomali, che ammettano ogni sperimentazione
ed ogni stile: saranno il collage, il frottage, la decalcomania,
la pittura automatica, i quadri di sabbia, il fumage.
La pittura e la scultura, che restano comunque le due forme
espressive più importanti, rimangono sostanzialmente
figurative, anche se di un figurativismo trasfigurato rispetto
alla realtà, con la quale il dialogo non si interrompe
mai, suddivise grosso modo in due grandi categorie per ciò
che riguarda l'esito estetico, una che ricerca accostamenti
inconsueti dei soggetti rappresentati, un'altra che ne propone
deformazioni irreali.
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La seconda corrente propone deformazioni della realtà
ben lontane dal concetto espressionista, che accentua ed esaspera
i caratteri per esprimere l'interiore soggettività,
sono deformazioni in chiave metamorfica, che trasformano un
oggetto in un altro (Magritte), inducendo in chi guarda lo
spostamento del senso percettivo e il sovvertimento del senso
comune, in un diverso ordine della realtà.
Soprattutto in aderenza alle teorie marxiste, negando il
principio troppo edonistico di un'arte per l'arte, i surrealisti
le attribuiscono il compito di rivelare il funzionamento reale
del pensiero, stabilendo un rapporto immediato tra inconscio e gesto poetico prodotto dall'automatismo psichico, dando
l'avvio ad un processo critico che metta in discussione il
concetto di realtà, intesa anche come realtà
sociale.
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