Zero Gravità. Villa
Cernigliaro (*) per Arti e Culture
con il patrocinio e contributo
Regione Piemonte
Comune di Sordevolo
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
CENTRO ARTI APPLICATE KANDINSKY Biella
Sci Servizio Civile Internazionale
presenta
Anita Selinger
LESESTOFF 4 luglio . 9 agosto 2009
giovedì, venerdì e sabato dalle ore 18
alle ore 23
domenica dalle 16 alle 22
L’ingresso al pubblico è libero
visite giuidate su prenotazione
Mostra promossa e coordinata da Zero gravità Villa
Cernigliaro per arti e culture
Direzione artistica Carlotta Cernigliaro
Allestimento, Progetto grafico Buonsegno
Assistenza tecnica Christian Lampis
Catalogo Zero gravità
Testi Anita Selinger, Carlotta Cernigliaro, Andreas Sagmeister
web press Dina Pierallini Art&design
Le Stole da leggere di Anita Selinger
La prima mostra di quest’anno è dedicata all’artista
austriaca Anita Selinger. Il suo eccezionale lavoro si colloca
tra la poesia visiva e l’arte tessile. Si assiste
a queste opere quasi come se ci si trovasse spettatori di
una performance: ci si sente colpiti nei sensi, trasportati
sulla tattilità visiva dentro realtà pregnanti
diverse di volta in volta. Come nel perpetuo on-off si cambia
registro repentinamente. Le sue opere interpellano tutti
i mondi e li legano insieme con un filo fragile, ma allo
stesso tempo tenace e potente come quello proveniente dalla
natura. Il magistrale operare della Selinger rappresenta
un’esperienza unica: pensare di avvolgersi in una
poesia o in una fascia creata con una dichiarazione storica
o ancora in una stola di note musicali è un gioco
immaginario che lascia incantati.
Carlotta Cernigliaro
Feltro e carta sono i mezzi espressivi di
Anita Selinger e tessitura e scrittura - i più vecchi
e preziosi talenti dell'umanità, sono oggetto della
sua tematica artistica.
La Selinger prevede l’impiego di materiali naturali
nella loro
dimensione voluttuosa: le sue “stoffe da leggere”
avviluppano come un tessuto caldo, che scorre fragile, nei
toni teneri e sempre naturali quali canapa, cotone, lana
così come paglia,
fieno, carta. Fra loro simili, le Lesestoff spaziano dalla
scrittura a mano, quella tratta da stampati originali in
arabo, giapponese, testi russi tratti da quotidiani, documenti,
annotazioni musicali, certificazioni, forme, lettere, poesie,
fino al braille. Per il lettore è come dare un’occhiata
da infinite, minuscole finestre di storia contemporanea.
Andreas Sagmeister
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Anita Selinger (1963 Vöcklabruc Austria)
vive e lavora a Raab, un piccolo villaggio nel distretto
di Schärding. Nel 1993 acquista e restaura una tipica
casa rurale della regione Innviertler.
Nel 1995 fonda un laboratorio di tessitura e comincia il
lavoro
creativo e artistico. Dal 1996 al ‘97 apprende la
tessitura a mano da Beate Goyer. Nel 1997 intraprende viaggi-studio
di teoria e pratica, come quello di Gotland in Svezia. Anita
Selinger nel 1998 fonda, insieme all’artista Andreas
Sagmeister, la galleria "Kunststueck" a Reichersberg,
accanto
all’Abazzia cittadina. Sin dal 1999 è membro
dell’Innviertler
Kuenstlergilde, associazione regionale di artisti.
Attualmente l’artista sviluppa opere fatte al telaio,
con feltro,
fotografie e artefatti grafici.
Mostre personali
2001 Gallery Anton Bruckner Center, Ansfelden
2005 Museo della Città di Ried, museo ethnologic
Ried
2005 Gallery Altan Klamovka, Praga
2006 Egon Schiele Center a Krumau, Repubblica Ceca, finanziamento
del governo dell’Upperaustria
1998 Gallery Kunststation (stazione artistica), Kollmitzberg
2000 Torre della Città di Schwanenstadt Collettive
1997 Quadrart, Künstlergruppe
1997 Din A 6, Torre della Città di Braunau
1998 Concorso internazionale di arte tessile, St. Poelten
1998 "Art view", Salisburgo
1999 "Lesestoff" Festival: frauen.kultur.woche,
Gallery Kunststueck, Reichersberg
1999 Frauenzeit, Galerie Haus der Frau (Casa delle Donne),
Linz
2001 Galerie M-Art, Vienna
2004 Mostra Internationale di arte tessile, Passau, Germania
2004 Endlich-unendlich, 80 anni, Festival dell’Innviertler
Kuenstlergilde, Ried
2004 Bilder für die Seele (immagini per l'anima), Abazzia
di
Reichersberg
2005 Mostra internazionale di Arte tessile, Magie der Faeden
(magia delle fibre), organizzazione Schlossgalerie, Schaerding
Lesestoff
Andreas Sagmeister
Ci sono alcune parole di una lingua che vengono usate in
modo divertente, o con doppiosenso, che funzionano soltanto
in quella specifica lingua. Lesestoff è una di queste
ed è un peccato che non si possa tradurre il suo
doppio senso. Si potrebbe tradurre così: materiale
da leggere, ma la parola tedesca Stoff significa anche sostanza,
tessuto, panno. Si utilizza in combinazione: Lese e Stoff
come somma di qualcosa da leggere. Può avere un significato
completamente diverso: ciò che l'artista estrapola
e rende visibile nelle immagini testuali. Tra le illustrazioni
tessute la serie "Lesestoff" occupa un posto speciale.
Lesestoff si produce quando l'artista prende le varie carte
stampate, tutte provenienti da contesti differenti, e le
tesse insieme in un filato naturale unico, per creare l’opera.
Fra le tante si possono trovare quelle tessute con caratteri
tratti dalle culture straniere, le scritture a mano, le
note, il braille, gli abbozzi, le lettere, i poemi e i documenti.
"Il testo e la tessitura, le relative radici simili
suggeriscono una certa somiglianza. Entrambi sono dominati
da una struttura lineare, la linea alla base del testo,
la linea per la trama del materiale tessuto." I caratteri,
le lettere e le scritture in particolare quando vengono
liberate dal loro significato, compaiono in un primo momento
soltanto come segni grafici. Con questo accesso non convenzionale
alle lettere, le Lesestoff di Anita Selinger possono essere
viste in tal senso, come opere d'arte grafica. All'interno
degli impianti in cui il testo e il relativo diagramma è
leggibile e comprensibile si forma una dichiarazione, un'opinione
forte. Inoltre la tecnica, la tessitura di pezzi di carta
così piccoli in un ordine esatto, esige una grande
pazienza e precisione in ogni parte del lavoro; questo cesello
rappresenta l’aura che mi ha affascinato. Fascino
che può trovarsi in una vecchia scrittura a mano,
una carta misera candeggiata, con annotazioni, che si può
trovare soltanto in un bookshop di libri di seconda mano,
un vecchio registro scolastico con i bolli dimenticato da
molto tempo, una lettera d’amore scritta da una donna
o da un uomo nella disperazione, o una carta con i caratteri
molto piccoli, dove potete immaginare una persona che legge
con la sua barretta. Tutti bloccati ed espressi in questo
impianto artistico ci raccontano la storia delle persone
nel loro tempo, i loro interessi, le sensibilità,
le fortune e le preoccupazioni.
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