Comunicato stampa
Inaugura sabato 10 aprile 2010 alle ore 18.00, nella Galleria
Cavour (piazza Cavour), la mostra “Carlo Mazzacurati
nelle immagini di Lucia Baldini e Giovanni Umicini”,
che apre la sesta edizione della rassegna Padova Aprile
Fotografia, curata da Enrico Gusella e Alessandra De Lucia
e dedicata quest’anno a “La fotografia di
cinema”.
Promossa dall’Assessorato alla Cultura – Centro
Nazionale di Fotografia del Comune di Padova, con il sostegno
della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo,
l’esposizione raccoglie oltre un centinaio di immagini
a colori e in bianco e nero scattate dai due fotografi durante
le riprese dei film di Carlo Mazzacurati.
Di Lucia Baldini sono le fotografie del film “La
giusta distanza” (2007), che ne indagano alcuni
elementi costitutivi: luoghi, attori, troupe e atmosfere.
Nel film di Carlo Mazzacurati il paesaggio entro cui si
muovono i personaggi è un elemento essenziale della
storia, posto allo stesso livello dei protagonisti. In una
pianura desolata, i cui confini sembrano perdersi all’orizzonte,
le atmosfere cupe e nebbiose della zona del Polesine - alla
foce del Po - fanno da sfondo alla storia narrata dal regista,
che mette in scena le contraddizioni, i paradossi, le perversioni
e le ipocrisie di una piccola comunità di provincia
in un paesino del nord-est Italia, in cui l’apparire
conta più dell’essere, e dove l’integrazione
e la convivenza pacifica sono solamente la facciata di un
mondo che nasconde una realtà complessa. Questa atmosfera
quasi gotica, e per alcuni aspetti oppressiva, rivive negli
scatti di Lucia Baldini, che presenta in mostra una sequenza
di fotografie in digitale fra cui alcuni mosaici di grandi
dimensioni che danno al visitatore uno sguardo di insieme
sulle scene narrate. Guardandoli si ha, infatti, l’impressione
di entrare in uno specchio e di cogliere contemporaneamente
il dentro e il fuori della scena; la percezione dei confini
è ampliata e l’insieme di ogni singolo tassello
che compone il mosaico fornisce a chi guarda una visuale
di insieme. Il lavoro della fotografa toscana, nato da un’autentica
predisposizione a stare dietro le quinte e a cogliere i
dettagli che normalmente sfuggono, diviene, dunque, un viaggio
attraverso i momenti chiave del film che mostra allo stesso
tempo la complessità di una produzione cinematografica
e la coralità del lavoro che vi sta dietro. Sarà
inoltre presente in mostra una selezione di quindici immagini
esclusive del nuovo film del regista padovano, “La
passione”, in uscita nelle sale cinematografiche tra
qualche mese: un’anteprima inedita come omaggio alla
città di Padova.
Giovanni Umicini, invece, con le sue foto di scena, racconta
da una parte la storia del film, e dall’altra la fatica
e il divertimento del lavoro svolto sui set di “Vesna
va veloce” (1996) e “La lingua del Santo”
(2000), film molto differenti fra loro per toni e contenuti
che si rispecchiano nello sguardo, ora più attento
e rispettoso, ora più irriverente e spiritoso, del
fotografo.
Le immagini, scattate in un rigoroso bianco e nero, riescono
a cogliere in un attimo l’essenza del momento. Nelle
foto di “Vesna va veloce”, film dai sottili
equilibri emotivi e di durezza concreta, sono immortalati
la troupe e gli attori nel momento in cui ascoltano le spiegazioni
del regista, assorti e seri prima di entrare in scena o
durante le fasi di lavorazione. Volti tesi e partecipi,
momenti di solitudine, un paesaggio avvolto dalla nebbia;
questa l’atmosfera entro cui si muove Umicini, le
cui fotografie ci restituiscono la complessità delle
scene accentuandone la carica emotiva.
Ne “La lingua del Santo” il tono è invece
più leggero e canzonatorio: gli scatti del fotografo
hanno un taglio spiritoso, concentrato sull’aspetto
fisico, sulle espressioni ironiche dei volti e sulla dinamicità
dei corpi, sempre attento a cogliere i momenti più
divertenti del film e di pausa all’interno del set.
Il suo minuzioso lavoro di ricerca, di lettura del copione
e di presenza durante le riprese del film, sono stati il
presupposto fondamentale per il documento storico visibile
in mostra.
* * *
Lucia Baldini racconta per
immagini dagli anni ottanta, avendo come principale scenario
l’ambito musicale. Inizia a collaborare con festival
e compagnie di teatro e danza, in particolare per oltre
12 anni con Carla Fracci. Da compagnie e musicisti argentini
si lascia coinvolgere nella cultura del tango che la porta
a realizzare tre libri. Dall’incontro con Carlo Mazzacurati
si è lasciata appassionare dal mondo del cinema.
Ha pubblicato vari libri fotografici dedicati alla danza
e alla musica, e due libri dedicati al dialogo tra le opere
dei musei fiorentini e il pubblico in visita.
Ha esposto suoi lavori in Italia e all’estero e alcune
opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Conduce
seminari e laboratori sulla fotografia di scena.
Da sempre porta avanti un suo progetto di ricerca legato
all’onirico.
Giovanni Umicini nasce a Firenze nel 1931, e inizia a fotografare
nel 1946. Assieme a Paul Karg è tra i primi a stampare
le diapositive direttamente su Anscochrome Printon. Nel
1957 il mensile americano "Modern Photography"
pubblica una serie di sue fotografie, e l’anno dopo
inizia a collaborare con i laboratori di ricerca della Eastman
Kodak di Rochester e Harrow. Il suo studio inizia ad essere
luogo di formazione per alcuni giovani che diventeranno
affermati fotografi. Conosce e collabora con Emilio Vedova
e Hans Hartung. Nel 1997 entra a far parte del gruppo fotografico
Mignon. Ha realizzato diverse mostre personali, tra cui:
“Giovanni Umicini. Street photography” (2001)
e “Giovanni Umicini - Per Padova” (2007) presso
il Centro Nazionale di Fotografia.
Carlo Mazzacurati nasce a Padova il 2 marzo
1956. Considerato uno dei giovani registi più sensibili
e convincenti del cinema italiano, dal 1992 affronta il
tema dell’incontro tra due culture diverse con la
pellicola “Un'altra vita”, seguita da “Il
toro” (1994) e “Vesna va veloce” (1996).
Dopo aver presentato alla Mostra del Cinema di Venezia del
1999 la serie di documentari “Ritratti”, con
il film “La lingua del santo” (2000) torna a
proporre sul grande schermo una storia ambientata nel nord
est italiano, attraverso il ritratto di due quarantenni
in crisi. Nel 2004 il regista padovano decide di occuparsi
d'amore con “L'amore ritrovato” e nel 2007 ritorna
alle sue origini, percorrendo i binari che lo portano nuovamente
in un paesino del nord-est a raccontare il giallo “La
giusta distanza”.
* * *
Padova Aprile Fotografia 2010. La Fotografia
di cinema
Carlo Mazzacurati nelle immagini di
Lucia Baldini e Giovanni Umicini
Mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura - Centro
Nazionale di Fotografia, con il contributo di Fondazione
Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Mostra a cura di Enrico Gusella
Direzione della mostra: Alessandra De Lucia
Padova, Galleria Cavour, piazza Cavour
11 aprile – 23 maggio 2010
Inaugurazione sabato 10 aprile 2010, ore 18.00
Conferenza stampa
Venerdì 9 aprile 2010, ore 11.45
Orario mostra: da martedì a sabato 10.00-13.00 /
15.00-18.00
domenica 10.00 – 18.00; lunedì chiuso e 1°
maggio
Ingresso mostra: € 3,00 intero, € 2,00 ridotto
Ingresso cumulativo: € 5,00 intero, € 3,00 ridotto
Informazioni:
Centro Nazionale di Fotografia
Palazzo Zuckermann
Corso Garibaldi 29, 35122 Padova
Tel. 049 8204518/8204530; fax 049 8204532
cnf@comune.padova.it
cnf2@comune.padova.it
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