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Testi di Vilma Torselli su "Antithesi", giornale online di critica d'architettura.
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American Art 1961-2001 la storia dell'arte moderna negli Stati Uniti tra due momenti decisivi della storia americana, la guerra del Vietnam e l'attacco alle Torri Gemelle. |
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Milano, apre il Museo delle Illusioni, con incredibili installazioni, illusioni visive, giochi e rompicapi. |
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Concorso artistico Lucca Biennale Cartasia 2022, tema conduttore di questa edizione “The white page” (pagina bianca), le infinite possibilità per gli artisti di raccontarsi tramite le opere in carta.
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I vincitori del Premio Pritzker per l'architettura 2021 sono Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal: talento, visione e impegno per migliorare la vita delle persone. |
In Italia
Al Palazzo Ducale di Genova, dal 9 settembre 2021 al 20 febbraio 2022 grande mostra di Maurits Cornelis Escher. |
All'estero
Parigi, all’Espace Lafayette-Drouot "The World of Bansky”, su 1200 mq. esposte un centinaio di opere del più famoso street artist del mondo. Fino al 31 dicembre 2021.
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Madrid, Alighiero Boetti e la strategia del gioco
di Katia Almerini
dal 5 ottobre 2011 al 5 febbraio 2012 |
Prima tappa della retrospettiva dedicata all’artista torinese Alighiero Boetti, che si sposterà poi alla Tate Modern e successivamente al MOMA. |
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Alighiero Boetti - Mappa 1989
Arazzo, cm 127,8 x 231,7
Mart, Deposito Collezione privata, Rovereto |
Il 5 ottobre si è inaugurata al Reina Sofia la prima tappa della grande retrospettiva dedicata all’artista torinese Alighiero Boetti, che viaggerà alla Tate Modern e successivamente al MOMA, co-curata da Lynne Cooke, Mark Godfrey e Christian Rattemeyer.
L’imponente esposizione raccoglie in maniera organica la produzione dell’artista dalle prime opere risalenti al periodo poverista degli anni sessanta, fino alle ultime degli anni novanta. Il corpus più consistente è quello che inizia dagli anni settanta, quando, dalla svolta concettuale del 1972 (in concomitanza con lo sdoppiamento del proprio nome in "Alighiero e Boetti"), l’artista, distanziatosi dall’Arte Povera, intraprende un percorso del tutto personale, concettuale, muovendosi anche nell’universo della Poesia Visiva. L’ironia, l’enigma e un atteggiamento ludico, diventano gli elementi della sua poetica e anche lo spettatore entra a far parte del gioco. Dalle opere evocanti l’infanzia (come i puzzle), l’artista passa a un livello più elaborato e complesso come gli scacchi, i palindromi, i giochi di parole e gli ossimori. Ne sono un esempio le opere a penna su carta, sorta di “battaglie navali” che sollecitano la partecipazione e l’immaginazione dello spettatore.
“La strategia del gioco” per Boetti è una metafora del duplice archetipo ordine/disordine (a cui è dedicata l’opera esplosiva del 1973), dove è importante conoscere le regole del gioco, chi non le conosce infatti, non potrà mai vedere l’ordine che regna nelle le cose.
Non mancano le famose e oggi costosissime “mappe”, arazzi eleganti che insieme alla serie del “Tutto” e ai tappeti, rappresentano la produzione indissolubilmente legata all’idea del viaggio, alla filosofia celata nella cartografia e alla ricerca esistenziale di un’unione del tutto. Gli arazzi, furono realizzati dalle donne afgane durante i numerosi viaggi che l’artista fece in Afganistan, al tempo sotto il controllo sovietico.
Oltre alle opere più importanti, viene data l’opportunità di vedere una parte della produzione meno nota, le “corrispondenza artistiche”, vere e proprie CREazioni di Arte Postale.
Madrid
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia (MNCARS)
Dal 5 ottobre 2011 al 5 febbraio 2012 |
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