Su un percorso espositivo di circa 2 mila metri quadrati, allestimento a firma degli architetti Italo Lupi, Ico Migliore e Mara Servetto, a distanza di 12 anni dall'ultima volta, Picasso è tornato a Milano.

La mostra a cura di Anne Baldassari, curatrice del Musée National Picasso di Parigi, presenta oltre 250 opere tra dipinti, disegni, sculture, stampe, fotografie, molte mai uscite dai confini francesi, un excursus cronologico sulla produzione dell'artista, le varie tecniche con le quali si è cimentato, l'evoluzione formale di un linguaggio sempre rinnovato alla ricerca di inedite soluzioni espressive.

Ed anche un viaggio affascinante nel '900 europeo, che rivive nelle fasi fondamentali dell'opera di uno dei suoi rappresentanti più significativi:il periodo blu e quello rosa, il proto-cubismo della fase africana, il cubismo sintetico, il periodo surrealista, i temi dell'attualità politica e dell'impegno civile, le ultime opere fino alla prossimità della morte (1973).

Tra le opere esposte, “La Celestina” (1904), “Uomo con il mandolino” (1911), “Ritratto di Olga” (1918), “Due donne che corrono sulla spiaggia” (1922), ”Paul come Arlecchino” (1924), “Ritratto di Dora Maar” e “La supplicante” (1937).