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American Art 1961-2001 la storia dell'arte moderna negli Stati Uniti tra due momenti decisivi della storia americana, la guerra del Vietnam e l'attacco alle Torri Gemelle.
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Concorso artistico Lucca Biennale Cartasia 2022, tema conduttore di questa edizione “The white page” (pagina bianca), le infinite possibilità per gli artisti di raccontarsi tramite le opere in carta.

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I vincitori del Premio Pritzker per l'architettura 2021 sono Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal: talento, visione e impegno per migliorare la vita delle persone.

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Al Palazzo Ducale di Genova, dal 9 settembre 2021 al 20 febbraio 2022 grande mostra di Maurits Cornelis Escher.

All'estero
Parigi, all’Espace Lafayette-Drouot "The World of Bansky”, su 1200 mq. esposte un centinaio di opere del più famoso street artist del mondo. Fino al 31 dicembre 2021.

Cento (FE), Eredità del Simbolismo
dal 12 marzo al 3 giugno 2007
Mitologie, etnografie, esoterismi, a 150 anni dalla nascita di Max Klinger e 120 anni della nascita di Aroldo Bonzagni, una mostra per riflettere sulle miniere della fantasia simbolista e su come queste abbiano alimentato i sogni e le visioni di molti artisti contemporanei.
Nel 2007 ricorrono i 150 anni della nascita di Max Klinger (1857-1920), uno degli indiscussi protagonisti del Simbolismo, e i 120 anni della nascita di Aroldo Bonzagni (1887-1918), artista di origini centesi che più di altri seppe interpretare lo spirito modernista del Novecento italiano. Tenendo conto della fugace, ma non banale, attenzione che Bonzagni riservò anche alle poetiche simboliste, la Galleria d'Arte Moderna di Cento (FE) e il Centro Etnografico Ferrarese, che quest'anno festeggia i 35 anni di attività, accomunano in un unico ideale ricordo entrambi gli artisti e dedicano all'universo delle visioni simboliste e alle sue eredità uno sfizioso appuntamento espositivo:
EREDITÀ DEL SIMBOLISMO. Mitologie, etnografie, esoterismi.
Servendosi dei modi dell'antropologia dell'arte, la mostra riflette sulle miniere della fantasia simbolista e su come queste abbiano alimentato i sogni e le visioni di molti artisti contemporanei.

Del Simbolismo si ha spesso un'idea confusa, perché non si tratta di un modo di dipingere, di uno speciale stile. È piuttosto un clima, un particolare modo di scoprire poetiche che vanno oltre le apparenze sensibili. Divenne moda imperante fra gli anni settanta del XIX secolo e il primo conflitto mondiale.
Nel Simbolismo l'inverosimile diventa verosimile, la fantasia regna sovrana ed esplora i più sottili moti dell'animo, i misteri della natura, l'inconscio, gli universi onirici. Vi trionfa il decadentismo, si indulge alla sensualità, alle morbosità. Il mondo simbolista è vastissimo e vi appartengono artisti di differenti scuole. Le sue radici si perdono nel Romanticismo.
Dopo aver attraversato l'Art Nouveau, il Divisionismo, l'Espressionismo, e alimentato il Surrealismo, la miniera simbolista non si è mai totalmente esaurita e molte sue pagine hanno avuto seguito nell'immaginario artistico contemporaneo. Dall'universo simbolista infatti ha tratto alimento la produzione iconografica di numerose sottoculture oggi attive quali dark, gothic, new victorian, heavy metal, new age.

La mostra Eredità del Simbolismo scava nelle "mitologie simboliste" e riporta alla luce opere di artisti storicizzati poco noti al grande pubblico italiano (pur senza trascurare alcuni dei protagonisti più in vista). L'esposizione legge innanzitutto quel clima visionario che fra Ottocento e Novecento fu alimentato, in un intreccio non sempre districabile, dai patrimoni popolari, mitici e leggendari, che le nascenti moderne scienze dell'uomo (etnografia, antropologia culturale, storia delle religioni e psicanalisi) andavano riscoprendo, interpretando, riattualizzando in parallelo alle scienze occulte e ai circoli esoterici, (satanisti, magicisti, teosofisti) che stavano dilagando da Parigi a Londra, da Praga a Firenze. Queste intersezioni fra visioni etnografiche, psicanalitiche e tensioni esoteriche sembrano una utile chiave per leggere, anche nel contesto sociale contemporaneo, il successo di immagini ed artisti che non è improprio definire New Symbolist.

Sondate non con il piccone della teoria e della critica artistica ma da un'antropologia dell'arte attenta alle mentalità, le miniere simboliste non sembrano essersi esaurite nelle convulsioni della prima guerra mondiale. Ridimensionati, ma non estinti, i fantasmi simbolisti sono rimasti attivi sino ad oggi nella produzione grafica ed exlibristica dei grandi incisori ceki e più in generale dell'Est europeo; e persino in Italia questi fantasmi sono stati nutriti, soprattutto dall'incisione, ben oltre la metà del Novecento. In ambito internazionale (Stati Uniti, Francia, Giappone, ecc.), l'illustrazione editoriale di genere "fantasy" e i comics hanno dato ampio rifugio ai sogni simbolisti, aggiornandoli.

Prendendo in considerazione un periodo di 130 anni e più di 120 opere, alternando dipinti, incisioni, disegni, sculture, fotografie e opere digitali, la mostra offre al visitatore la possibilità di scoprire imprevedibili fantastiche visioni, e di valutare quali debiti molta iconica modernità debba riconoscere al Simbolismo.

La mostra è articolata nelle seguenti sezioni tematiche: Fisionomie dell'ignoto - Effluvi liliali - Cime e abissi della voluttà - Seduzioni macabre - Diavolerie - Creature della luce e delle tenebre - Ebbrezze mistiche - Gli sguardi di Medusa.

Accanto alla mostra di Cento, nella sala esposizioni Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara in una sezione staccata e autonoma viene focalizzata l'attenzione su due artiste simboliste austriache, Gertrude Hozatko-Mediz (1893-1935) e Nina Karasek (1873-post 1949), nelle cui opere la componente misteriosofica diviene portante. La prima sosteneva di agire sotto dettatura medianica della madre, la pittrice Emile Mediz-Pelikan (1861-1908), la seconda prediligeva i soggetti mistici e magici spesso autoritraendosi in atteggiamenti di maga e sacerdotessa.
Nei mesi di giugno e agosto 2007 la mostra Eredità del Simbolismo avrà un'ulteriore estensione nel bellunese, a Feltre e Sovramonte, con approfondimenti tematici incentrati sulle rappresentazioni della montagna e della natura.

Artisti storicizzati presenti nel ciclo espositivo: Luigi Bonazza, Aroldo Bonzagni, Richard Bong, Noè Bordignon, August Brömse, Henri Courselle-Dumont, Remo Fabbri, Raoul Dal Molin Ferenzona, Mario De Maria (Marius pictor), Michel Fingesten, Philipp Franck, Eugène Gaujean, Remigius Geyling, Ernst Heinrich Graeser, Karl Friedrich Gsur, Hans Nicolai Hansen, Hubert von Herkomer, Bruno Héroux, Josef Hodek, Gertrude Hozatko-Mediz, Nina Karasek (Joele), Max Klinger, Alfred Kubin, Stanislav Kulh-nek, Ottokar von Landwehr-Pragenau, Louis Legrand, Angelo Longanesi-Cattani, Ugo Martelli, Alberto Martini, Karl Mediz, Enzo Nenci, Gaetano Previati, Luigi Ratini, Félicien Rops, August Roth, Marcel Roux, Edgardo Simone, Karl Sterrer, Erwin Stolz, Max Svabinsky, Pier Augusto Tagliaferri, Paul Thiem, Enrico Vannuccini, Joseph Weiser, Adolfo Wildt, Dario Wolf, Italo Zetti e altri.

Artisti contemporanei: Karin Andersen, Marilena Aristotelous, Joseph Auquier-Angilella, Bruna Aprea, Alessandro Bavari, Gianfranco Angelico Benvenuto, Benedetta Bonichi, Saturno Buttò, Giovanni Cozzi, Daniele Degli Angeli, Mauro Falzoni, Karl Felix, Ernst Fuchs, Omar Galliani, Flor Garduño, Gianluca Gori, Dumitru Gorzo, Stefano Grasselli, Plinio Martelli, Luigi Mastrangelo, Mataro da Vergato, Sasa Makarová, Ivan Miladinovic, Franco Morelli, Antonio Musio, Francesco Parisi, Beatrice Pavasini, Elio Stefano Pastore, Jindrich Pilecek, Salvatore Romano, Marco Rostagno, Patrizia Savarese, Joyce Tenneson, Claudio Villa, Fabian Weinecke, Carmelo Zotti e altri.

La mostra è dedicata alla memoria di Franco Patruno, sacerdote, artista, intellettuale e critico d'arte, scomparso prematuramente durante le fasi preparatorie di questo evento a cui stava collaborando.

EREDITÀ DEL SIMBOLISMO
Mitologie, etnografie, esoterismi
Cento, Civica Galleria d'Arte Moderna "Aroldo Bonzagni", Piazza Guercino 39
12 marzo 2007-3 giugno 2007
Orario di visita: venerdì, sabato, domenica e festivi 9.30-12.30 e 16.00-19.00, altri giorni su appuntamento
Inaugurazione domenica 11 marzo 2007 ore 16.30
Info e prenotazioni: Assessorato alla cultura 051 6843390, email cultura@comune.cento.fe.it


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