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Testi di Vilma Torselli su "Antithesi", giornale online di critica d'architettura.
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American Art 1961-2001 la storia dell'arte moderna negli Stati Uniti tra due momenti decisivi della storia americana, la guerra del Vietnam e l'attacco alle Torri Gemelle. |
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Al Palazzo Ducale di Genova, dal 9 settembre 2021 al 20 febbraio 2022 grande mostra di Maurits Cornelis Escher. |
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Parigi, all’Espace Lafayette-Drouot "The World of Bansky”, su 1200 mq. esposte un centinaio di opere del più famoso street artist del mondo. Fino al 31 dicembre 2021.
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Milano, ALIK CAVALIERE, L’universo verde
di Vilma Torselli
pubblicato il 20/06/2018 |
"Nessun artista, nella scultura del Novecento, ha scolpito il mondo della vegetazione e, per essere più precisi, l'universo verde delle foglie, dei frutti, dei cespugli, degli arbusti, degli alberi, come Alik Cavaliere”.
(Elena Pontiggia) |
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Milano rende omaggio ad Alik Cavaliere (1926-1998), nel ventennale della sua scomparsa, con una mostra diffusa che coinvolge cinque poli espositivi cittadini, il Museo del Novecento, Palazzo Litta, Gallerie d'Italia, Università Bocconi e il Centro Artistico Alik Cavaliere.
Voluta dal Comune di Milano-Cultura e Palazzo Reale, curata da Elena Pontiggia, questa importante esposizione antologica ripercorre l’intero iter artistico di uno dei protagonisti della scultura italiana moderna.
A Palazzo Reale, nella Sala delle Cariatidi, le opere esposte partono cronologicamente dalle Metamorfosi degli anni ’50 per giungere fino agli anni ’90 con l’installazione della Grande pianta Dafne, attraversando le varie fasi tematiche di un percorso artistico ed umano che ha sempre posto al centro della propria ricerca la natura, la curiosità e l'amore per la materia, l’uomo e il mondo che lo circonda, narrati con accenti talvolta lirici, talvolta ironici, talvolta fantastici e favolistici, forse retaggio delle origini calabro-russe dei genitori e di una cultura internazionale onnivora, attraversata dagli echi surreali di Magritte, di De Chirico e dell’umanesimo italiano, anche letterario.
Tra le principali opere esposte, "Quae moveant animum res. Omaggio a Magritte", "Monumento alla mela", "Tibi suavis dedala tellus submittit. La terra feconda di frutti e Il tempo muta la natura delle cose", "Albero per Adriana", "E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce".
Ricorrente nella poetica dell’artista, il tema della gabbia, metafora dei condizionamenti che affliggono la vita di ogni uomo: come egli stesso dichiara, "La gabbia era un senso di oppressione di qualche cosa a cui non riusciamo a sfuggire. Ho anche imprigionato ricordi, memorie, cose che si erano perdute. La natura fioriva all'esterno di questa gabbia”, fuori dal “labirinti esistenziali” di cui l’habitat dell’uomo è disseminato, in armoniosa simbiosi tra uomo e natura, un tema che si potrebbe definire ambientalista ante litteram.
Al Museo del Novecento troviamo "Le avventure di Gustavo B.", un ciclo che inizia nel 1960 con "Il Signor G.B. si innamora", articolato come un racconto a puntate esposto per la prima volta nel 1963 con una presentazione di Emilio Tadini e dedicato alle vicende "surreali" del signor Gustavo B., un immaginario compagno di viaggio che Cavaliere si porta dietro negli anni, un alter ego con un suo proprio ciclo vitale che cresce, si innamora, muore, “un personaggio immaginario in cui mi specchiavo. Storie di uno come me, anonimo, inserito tra gli altri…" come dichiara lo stesso artista.
Palazzo Litta, nell’ambito del progetto regionale Palazzo Litta Cultura ospita, nel giardino interno al Cortile d'Onore, l'opera "E sarà sempre di tutti quelli che credono con la loro arte di defraudare la natura", mentre alle Gallerie d'Italia è esposta "W la libertà" (1976-77), grande scultura in bronzo, ferro e cemento dove il mondo vegetale è confinato in una gabbia.
La mostra organizzata nella sala ristorante dell’Università Bocconi espone un ciclo del 1978 formato da 12 lastre incise, esposte per la prima volta in occasione della mostra “Jarry e la Patafisica” tenutasi nel nel 1983 a Palazzo Reale, dal titolo "Attraversare il tempo", realizzate in collaborazione con Vincenzo Ferrari, sfortunato amico menomato da un grave incidente.
Infine al Centro Artistico Alik Cavaliere in via E. De Amicis 17 a Milano, negli antichi spazi di un convento del '600 che sono stati per oltre dieci anni il suo ultimo studio, si può ammirare un'ampia raccolta di lavori di piccole e grandi dimensioni, sia all'interno, sia nel delizioso giardino esterno, dove piante da frutto vere e opere in bronzo si integrano in una suggestiva coesistenza tra scultura e natura. |
Milano, Palazzo Reale
Alik cavaliere, L’universo verde
dal 27 giugno al 9 settembre 2018 |
link:
Alik Cavaliere "Tronco con frutta"
Centro Artistico Alik Cavaliere
La mostra al Museo del Novecento |
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