La nuova stagione della Quadreria del Broletto, lo spazio espositivo al piano terra di Palatium Vetus, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, in occasione del 140° anniversario della nascita dell'artista (1881/1966) inaugura la mostra "Carrà 140” ed espone al pubblico 44 opere, tra oli, disegni e acqueforti che ripercorrono l’iter artistico ed umano di un grande della pittura italiana.
Carrà riassume infatti le correnti fondamentali del suo periodo storico, dal Futurismo alla pittura metafisica alle tendenze novecentiste, divisioniste, cubiste, identificandosi come uno dei più significativi artisti dei primi decenni del '900.
Artista impegnato, attivo, di straordinaria vivacità culturale e creativa, con contatti nell'ambiente intellettuale italiano e parigino, il suo linguaggio si caratterizza per una forte solidità plastica, nel solco della grande pittura italiana, riconoscendo nella tradizione, con chiara adesione ai valori di Novecento, le radici del suo linguaggio di severa volumetricità, solidamente tridimensionale, che assumerà accenti chiaramente metafisici, con qualche sfumatura di enfaticità dopo l'incontro con Giorgio De Chirico e Savinio.
Carrà conserverà comunque nel tempo due diverse declinazioni del suo linguaggio, conciliando una forte esigenza di dinamismo con un'irrinunciabile necessità di strutturazione ordinata nella quale, anche in presenza di una percezione metafisica del reale, non viene mai meno un sostanziale figurativismo e una lettura in chiave naturalistica dell'opera in equilibrato connubio.
"[.....] Nel segno il recupero di Palatium Vetus, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria torna a organizzare nella Quadreria del Broletto una mostra d’arte, dedicata al grande artista alessandrino, Carlo Carrà, con l’obiettivo di dare valore e conoscenza ai protagonisti dello scenario culturale del territorio in cui la Fondazione opera [......] La rassegna rappresenta il primo capitolo di un ampio progetto che vede la Fondazione rendere via via sempre più fruibili al pubblico le opere della sua collezione, composta in prevalenza dai lavori di artisti in vario modo legati al territorio, come lo stesso Carrà" , così si esprime il presidente della fondazione Luciano Mariano.
Presenti nella mostra opere anche inedite, dipinte dal 1898 al 1965 provenienti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e da collezioni private alessandrine, una serie di incisioni mai esposte prima, il collage "Lacerba e bottiglia" del 1914, realizzato al ritorno da Parigi con chiare contaminazioni cubiste dopo aver conosciuto Picasso, Braque, Modigliani, Matisse, il "Grande fregio con putti danzanti", eseguito nel primo decennio del '900, "Punta della dogana" del 1948, il primo dipinto acquistato dalla Fondazione nel 2004 e alcuni paesaggi realizzati in Versilia, a Venezia, a Firenze e in Umbria. |