Palazzo del Parco e presso la Bottega dArte Civiero,
costituisce unimportante occasione per il grande pubblico
di comprendere ed apprezzare, ancora una volta, la loro complessa
attività artistica.
Accomunati sotto la comune etichetta di artisti astratto-
concreti, caratterizzati cioè dalla speculazione e
dallimpiego di forme geometriche, dalla ricerca della
pulizia formale e dellordine, presentano ciascuno, come
ben si evince dalle opere in esposizione, delle peculiarità
che rendono originale ed interessante le rispettive produzioni
artistiche .
La pittura di Stefano Lubatti porta avanti la sua raffinata
riflessione diconcetto numerico in base alla quale
attribuisce al numero un nuovo ruolo, quello di forma privilegiata
di espressione. Secondo Lubatti, infatti, il numero ha una
capacità intrinseca, ossia quella di creare un contatto
con una dimensione concettuale, e, contemporaneamente, riesce
a mantenenersi ancorato ad una presenza concreta. Pertanto
il segno-numero, a mano a mano che viene riprodotto, abbandona
il suo aspetto visibile, frantumandosi secondo una griglia
geometrica, formando pieni e vuoti dando origine a nuovi assetti
spaziali sconosciuti.
Diverso risulta essere il lavoro di Roberto Colombo. Le sue
tele sono caratterizzate da pitture chiarissime: egli dipinge
rettangoli, quadrati, righe che vogliono essere rappresentazione
della misura umana in uno spazio di luce. Come egli stesso
dichiara partendo da unidea astratto-geometrica,
nelle opere ricerco la pulizia formale, lordine e la
tranquillità. La geometria è riconosciuta
nella sua pura e semplice essenza, alla quale viene affidato
il compito di esplicare il rapporto tra la forma e lo spazio
che la determina.
Negli ultimi anni, Colombo ha introdotto nelle sue tele anche
luso di delicati colori primari, che non inficiano larmonia
e lequilibrio interno allopera stessa.
Percorso ampio e articolato è quello di Enzo Maiolino
la cui opera è caratterizzata sia dal rigore che dalla
fantasia: il rigore è legato al concetto della razionalità
delle forme geometriche, la fantasia si associa al gioco,
elemento che si colloca allorigine delle forme che Maiolino
crea, già dalla seconda metà degli anni settanta,
periodo nel quale scopre il Tangram, il gioco millenario cinese
ottenuto dalla scomposizione di un quadrato in sette forme
geometriche, e successivamente i Polimini, sistema ludico
di forme geometriche basato sul quadrato. Tutti questi strumenti
hanno offerto e offrono ancora oggi un vastissimo repertorio
di forme geometriche dalle infinite possibilità combinatorie
che diventano espressione di un complesso e raffinato mondo
interiore.
DANIELA LAURIA
Storico dellarte Università di Genova
Inaugurazione martedì 21 agosto, ore 21,00
Diano Marina (IM)
Sedi espositive:
PALAZZO COMUNALE DEL PARCO
Corso Garibaldi 60
BOTTEGA DARTE CIVIERO
Via Biancheri 35-33
dal 21 agosto al 9 settembre 2007
orario 10.00 - 12.00/18.00 - 22.30
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