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LUCIA BALDINI - Tangomalìa
dal 26 al 29 giugno 2008 |
"...... attraverso gli occhi
e l’obbiettivo di Lucia Baldini, fotografa attenta e appassionata
all’oggetto e della sua indagine prende forma la sensazione
visiva del tango”. ( Edoardo Tommaselli – “Come”) |
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“El espacio y el tiempo...
son instrumentos màgicos del alma...” (Lo
spazio e il tempo sono strumenti magici dell’anima...)
J.L. Borges |
E’ curioso in fondo rendere
una musica attraverso le immagini. Così il Tango è
uno sguardo, “una stanza dove niente accade” l’espressione
di un musicista, una sedia in una stanza spoglia, l’incrocio
– secondo una precisa coreografia- di due corpi che sembrano
fondersi, l’uno apparentemente contrapposto all’altro.
Passi trascinati lentamente come il respiro del bandoneon, segnano
il tempo, veloce e convulso, girevole e “ganci”
ricamati sull’ordito dell’armonia. Sguardi fissi,
corrucciati, drammatici, occhi negli occhi, come richiede la
coreografia di certe figure o abbassati e persi nel vuoto, lontano,
in un pensiero. Danza vorticosa, potente e suadente, non solo
erotismo ma anche sfida. Si dice che fosse la lotta mimata di
due marinai nell’angiporto di Buenos Aires. Più
aggrappati che allacciati quando si balla un tango, non c’è
abbandono, c’è un intersecarsi di domande e risposte:
un passo chiama, un altro insegue, uno blocca, uno scavalca,
uno provoca, uno sfugge.
Tanti tanghi insomma quanti pensieri che li vivono, li ascoltano,
li ballano. (“World music”)
“Le foto ingannano, sfasano la nostra prospettiva.
Immaginiamo contengano qualcosa di fisso, immortalato per sempre
in un attimo che resta sospeso per l’eternità.
Poi le osserviamo, e nel vederle escono fuori, muovendosi verso
di noi
Ed è così che attraverso gli occhi e l’obbiettivo
di Lucia Baldini, fotografa attenta e appassionata all’oggetto
e della sua indagine prende forma la sensazione visiva del tango”.
( Edoardo Tommaselli – “Come”)
"Nelle immagini della Baldini si trova l’assenza,
la sottrazione, il pudore quando non addirittura la vergogna
trasfigurata. Il suo è un tango privo di chincaglieria…
riflessioni sul tempo e mille altre, nessuna delle quali si
vede".
(Marco Castellani – postfazione al libro “Giorni
di Tango”)
In questi “Giorni di tango” evocativi e densi, teneri
a volte, altre come sospesi in una tristezza profonda. Nelle
fotografie di Lucia Baldini c’è tutta la corporalità
del tango, il suo movimento nella danza e la profondità
dello suo sguardo, dei suoi sguardi. Immagini che riescono ad
esprimere meglio delle parole il racconto, il ricordo, il mistero
e la magia del tango, anche quando ”non c’è
tango” , come “in una stanza dove niente accade”,
o negli ambienti e sguardi colti nel ghetto di Budapest. (Antonio
Attorre – La Repubblica)
Lucia Baldini è nata in Toscana dove vive e lavora.
Ha fatto parte della direzione dell’etichetta discografica
Materiali Sonori. Le sue assidue frequentazioni nell’ambito
musicale fanno sì che buona parte delle sue prime opere
siano divenute un’importante testimonianza della scena
underground musicale degli anni Ottanta attraverso mostre, copertine
di dischi, manifesti.
Lavora come fotografa di scena per varie compagnie teatrali
e di danza. Trova una forte affinità nell’ambiente
musicale e di danza del tango con musicisti e ballerini argentini.
Nel 1997 pubblica il libro fotografico Giorni di Tango che diviene
il catalogo della mostra omonima.
Entra in contatto con le più interessanti realtà
legate al tango argentino in Italia e nel 2001, in collaborazione
con la giornalista Michela Fregona, realizza il volume Anime
Altrove - luoghi e genti del tango argentino in Italia.
Nel 1996, con lo spettacolo Omaggio a Nijinsky, diretto da Beppe
Menegatti, inizia la collaborazione con Carla Fracci.
Con una selezione di materiale realizza il calendario 2000 Lucia
Baldini fotografa Carla Fracci.
Nel 2003 pubblica per la Materiali Sonori il libro fotografico:
Banda Improvvisa, cinquanta angeli musicanti sospesi su un cielo
di note, dove appaiono anche testi di: Sergio Cofferati, Piero
Pelù, Gianni Maroccolo, Hector Zazou.
Pubblica nel 2005 i libri Carla Fracci – Immagini 1996
– 2005), una monografia fotografica che testimonia i dieci
anni di collaborazione con la Fracci , e con Michela Fregona
il libro Tangomalìa, i due libri divengono anche mostre
itineranti.
Inizia l’attività di fotografa di scena nell’ambito
del cinema con il regista Carlo Mazzacurati nel film “La
Giusta Distanza”, film in concorso alla Festa del Cinema
di Roma 2007.
Le viene commissionato dalla casa editrice Sillabe, con la collaborazione
della Soprintendenza di Firenze, un libro sui musei fiorentini
“Capolavori in bianco e nero” dove racconta l’incontro
e l’approccio emotivo del visitatore con l’opera
d’arte.
Con la pubblicazione “Dramma sacro – omaggio al
Mantegna” apre un nuovo capitolo di ricerca e sperimentazione
dedicato al nudo maschile.
Conduce da alcuni anni laboratori e seminari sulla fotografia
di spettacolo in scuole di fotografia e corsi universitari.
Inizia nel 1982 la sua carriera espositiva proponendo varie
personali dedicate alla musica, alla danza, al ritratto e alla
ricerca. Sue opere fanno parte di collezioni private italiane
ed estere.
www.luciabaldini.it |
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Roma
Salone delle Fontane - Via Ciro il grande 10 -
ROMA TANGO
MEETING FESTIVAL DI ROMA
LUCIA BALDINI - Tangomalìa
Mostra fotografica
dal 26 al 29 giugno 2008
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