Stefano Baratti propone sul giornale online "STILE arte" due interessanti articoli e le relative bellissime gallery di immagini, su due fotografi che sembrano identificare le facce opposte di una stessa medaglia in un confronto solo apparentemente antitetico: l'uno, esploratore di universi paralleli dove la metafora del viaggio racchiude il significato esistenziale di percorsi umani marginali e provvisori, l'altro, costruttore sapiente di scenografie monumentali in cui natura e cultura si riconoscono in un comune disegno.

LA VITA è il comune denominatore, LE VITE che, come due linee parallele nell'universo euclideo, all'infinito convergono intersecandosi, quelle degli uomini e quelle della natura, dell'arte, dell'architettura, in un instabile pianeta che condividono per caso o per disegno divino o per imperscrutabili affinità elettive.

Di Paolo Paci, street photographer con una sensibilità quasi esasperata per il "fattore umano", e Lawrence Beck, osservatore silenzioso di spazi perfetti deserti ed inumani, Stefano Baratti, amico di lunga data di entrambi, mi dice:

"Lawrence Beck è un mio amico fin dai tempi dell'Università', e suo padre - il Professore di Storia dell'Arte James Beck, famoso per la sua opera su Jacopo della Quercia - era colui che provoco' una raffica di proteste ed obiezioni come reazione al restauro della Cappella Sistina lanciando ripetuti allarmi sulla possibilità di danneggiare l'opera di Michelangelo con restauri avventati.
Paolo Paci e' un fotoreporter, tipologia anticonformista, in gioventù hippy, oggi un socialista a New York."

Averne di amici così……..