Il 18 febbraio 2011 artMbassy Deposit KG inaugura, alle ore 18.00, presso i suggestivi spazi sotterranei in Anna-Louisa-Karsch-Str. 7 la mostra Documents, con gli artisti Dario Baldi, Ciriaco Campus, Roberto De Paolis, Moving Silence, Claudia Quintieri, Dora Tass.
Attraverso questo dialogo combinato la galleria intende proporre una consultazione libera delle testimonianze creative dei vari artisti, offrendo un percorso senza obblighi d’intesa.
I documenti presentati esprimono il carattere distinto delle identità esposte, ognuna delle quali assorta nella propria necessaria intenzione di riferire, recitare, celebrare, suggerire...
Il viaggio senza partenza che “Bassa marea” di Roberto De Paolis, presentato al 67 Festival del Cinema di Venezia, racconta come un momento onomatopeico afferrato dalla vita di qualcuno e rimasto incondiviso, un suono di fondo e sul fondo per tutti perché di nessuno; le apparizioni concrete e immateriali degli assemblage di Dora Tass, fatte di visione e corpo come una nascita improvvisa di evocazioni e detriti;il video “Fabrik Deutschland”, parte dell’omonimo progetto concepito da Ciriaco Campus come sistema autonomo di raccolta e selezione di immagini sulla storia politica, sociale e culturale della Germania inviate da cittadini, associazioni, istituzioni, aziende, scuole ed università che si annulleranno a vicenda sotto una pressa antimemoria; la “Venere metropolitana” di Claudia Quintieri, in cui l’acquisizione video dell’omonima performance dell’artista Paolo Angelosanto diventa parte integrante dell’azione, indagando senza premeditazione la reazione di un pubblico ignaro messo a confronto “forzato” con l’arte; i video d’arte del regista Dario Baldi e le sinestesie del collettivo “Moving Silence”, che propongono attraverso l’associazione di musica live e cinematografia muta contemporanea una rinnovata estensione di entrambe compongono un itinerario aperto tra differenti linguaggi e sensi.
Accompagnata da un testo di Jonathan Lahey Dronsfield dedicato alle opere di Dora Tass e da un commento scritto di Stefano Elena, la mostra resterà visitabile su appuntamento. |