ARSENALE
Leon Ferrari (Buenos Aires, 1920) - Il suo Cristo
crocifisso sull'aereo da combattimento è sintesi ideale
e diretta della civiltà cristina occidentale vista
dall'artista
Charles Gaines (Charleston, 1944) - In "Airplanecrashclock"
il plastico di una città è minacciato dal modellino
di un aereo che finisce per abbattersi al suolo (n.b.: l'opera
è del 1997, antecedente quindi all'11/9/01)
Tomer Ganihar (Tel Aviv, 1970) - "Hospital party"
è una serie di fotografie scattate a manichini usati
per la formazione dei medici
Jason Rhoades (Newcastle, 1965 - 2006) - Installazione
kitsch e baroccheggiante di 51 lampadari e materiali vari
accumulati dall'artista
Valie Export (Linz, 1940) - L'azionista femminista
presenta una videoinstallazione sulle connessioni corpo e
linguaggio. "Glottis" riprende le corde vocali,
il passaggio della voce (il titolo della performance era invece
"The voice as performance, act and body")
Christine Hill (Binghamton, 1968) - I suoi bauli contenenti
lavori e vite intere, trasportabili, sono specchio del nomadismo
(o ricerca) di certi rapporti (uomo/lavoro - introversione/estroversione)
Angelo Filomeno (Ostuni, 1963) - Citazioni e biografia
si incontrano nelle tessiture "diamantate" e notturne
che sorvolano terre distanti
Adel Abdessemed (Constantina, 1971) - I neon blu collocati
in prossimità delle uscite nelle varie stanze dell'arsenale
indicano Exil (esilio) anziché la prevedibile Exit
Paolo Canevari (Roma, 1963) - Canevari o del simbolo:
un adolescente vestito ad hoc (felpa e jeans) palleggia, tra
le rovine della Belgrado bombardata, con un pallone che è
un teschio in gomma, detrito d'uomo per un intrattenimento
del dopo-compiti
Joshua Mosley (Dallas, 1974) - In "dread",
animazione statica fatta di scansioni, campionamenti e combinazioni,
la relazione uomo-natura è trattata su basi filosofiche
per indurre a una riflessione a sua volta combinata e cangiante
Sophie Whettnall (Bruxelles, 1973) - "Shadow
boxing" è un duello filmato che "
tenta
di esprimere quella parte di impossibilità, a volte
ridicola, presente in tutti noi che scambiamo senza tuttavia
capirci
"
PARTECIPAZIONI NAZIONALI+EVENTI COLLATERALI
Russia
AES+F Group - "Last Riot" è un'animazione
epica fatta di adolescenti che giocano a una guerra senza
parti né ruoli
Andrei Bartenev - Ha costruito un mondo fittizio di riflessi
e colori rotanti che ne generano altri, all'infinito, per
un abisso virtuale a tutto campo
Francia
Sophie Calle - Il testo di un'email di "separazione affettiva"
diventa il perno della sua mostra, composta da riletture miste
di quel testo, amplificato (o ridotto?) dalle mille maniere
con cui viene reinterpretato
Repubblica di Corea
Hyungkoo Lee - Come un artiscienziato, Lee ricostruisce il
mondo a modo suo, allestendo un laboratorio scaturito dalla
ricomposizione di certo immaginario collettivo
Bill Viola - "Ocean without a shore" è una
videoinstallazione a tre canali, presentata nella cornice
suggestiva della Chiesa di San Gallo, dall'impatto straordinario.
Dice l'artista "Il tema è la presenza dei morti
nella nostra vita [
] I tre altari diventano superfici
trasparenti per la manifestazione di immagini dei morti che
cercano di ritornare nel nostro mondo"
Da citare:
Emily Prince, Yukio Fujimoto, El Anatsui, Philippe Parreno,
Francys Alys, DJ Spooky, Yinka Shonibare, Tabaimo, Kendell
Geers
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