La definizione Nouvelle Tendence identifica una
corrente artistica sovrapponibile a molte altre sviluppatesi
nell'ambito dell'arte cinetico-visuale degli anni '60, correnti
che tuttavia si differenziano per un approccio diverso a tematiche
comuni incentrate sul movimento dell'opera, sia attuato in termini
reali, libero o programmato meccanicamente, sia indotto a livello
percettivo sfruttando le moderne cognizioni neurofisiologiche
per influenzare l'osservatore ed indirizzare la sua fruizione
dell'opera.
Alla base della teoria di Nouvelle Tendence resta
in linea generale la formulazione di un linguaggio che non sia
strettamente artistico, che permetta un allargamento dei confini
delle varie discipline, che immetta l'arte nel contesto sociale,
attribuendole un significato che vada oltre quello tradizionale
avuto fino ad allora, avvicinadola alla scienza, alla meccanica,
alla tecnologia.
Il termine viene introdotto nel '61 dal critico serbo Matko
Mestroviæ, teorico anche del gruppo "Zagreb", gruppo
che con il GRAV rientra genericamente nella Nouvelle Tendence,
in un periodo in cui Zagabria, capitale della Croazia, vive
uno dei suoi migliori momenti culturali, polo di attrazione
per artisti di tutto il mondo, non solo d'arte visiva: è
lì che si tiene la prima mostra della Nouvelle Tendence,
alla quale partecipano anche artisti del gruppo Zero, nell'ambito
delle manifestazioni che Mestroviæ organizza per il
Museo d'Arte Contemporanea.
Viene così ufficializzato il movimento nel quale si
contano una cinquantina di artisti, tutti con specifico interesse
per la ricerca percettiva e per i suoi risvolti scientifico-tecnologici,
tutti giovani ed entusiati ricercatori del nuovo: "Nous
en avons assez de faire des tableaux pour l'éternité
poussiereuse des musées ... tout nouveau matériau,
tout nouveau procédé, tout nouvel appareil peut
etre retenu, dans la mesure ou il serait nécessaire
a notre travail ... nous voulons etre libres de toute convention
... mais notre mouvement n'est pas révolutionnaire
... nous ouvrons des portes et notre programme croît
a chaque nouvelle expérience ... " scrive lo svizzero
Karl Gerstner nel catalogo di presentazione della collettiva
del gruppo tenuta a Parigi nel '64.
In seguito, tra il '61 ed il '73, la Nouvelle Tendence tiene
regolarmente esposizioni biennali presso la Galleria d'Arte
Contemporanea di Zagabria, con la partecipazione di personalità
di rilievo come Ivan Picelj e Almir Mavignier, presentando
opere di tendenza lumino-cinetica per indirizzarsi poi verso
soluzioni più apertamente concettuali, seppure con
approccio individuale ed autonomo rispetto alla corrente internazionale,
e tecnologiche, come la computer art e l'arte cibernetica:
nel '68 Ivan Picelj presenta oggetti elettronici a programmazione
computerizzata, l'esposizione del '69 ha indirizzo eminentemente
informatico, abbinata ad una conferenza sul tema "Kompjuteri
i vizualna istrazivanja", la mostra del '73 è
ormai decisamente orientata verso la grafica digitale, la
video art, la virtualizzazione.
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