Gli artisti che alla fine degli anni 60
costituirono il gruppo Support/Surface (1966-1974), quasi tutti
originari del sud della Francia, sono Marcel Alocco , André-Pierre
Arnal, Vincent Bioulès, Louis Cane, Marc Devade, Daniel
Dezeuze, Noël Dolla , Toni Grand, Bernard Pagès,
Jean-Pierre Pincemin , Patrick Saytour, André Valensi,
Claude Viallat, oltre ad un gruppo che opera a margine del
movimento, costituito da Pierre Buraglio, Christian Jaccard
, Jean-Michel Meurice e François Rouan.
Contemporaneo di movimenti che ebbero maggior fortuna per
ragioni commerciali, come il Nouveau Réalisme e il
Minimalismo, Support/Surface non è tuttavia un movimento
devasione, ma si caratterizza per precise connotazioni
sociali ed esistenziali, secondo il concetto di una pittura
a forte contenuto ideologico, mezzo per porsi interrogativi
su sé stessi, sulla vita, sul mondo.
Il movimento, che verrà poi ricompreso nella più
vasta corrente nota come Ecole de Nice, conosce la massima
popolarità nel 68, periodo di grandi dispute
intellettuali e di rinnovamento culturale anche traumatico,
pubblica il suo manifesto nel 71, sulla rivista Peinture,
cahier theorique, con chiare connotazioni marxiste-leniniste
integrate dal pensiero di Mao.
Il movimento mette in discussione i principi, i processi,
le finalità, i mezzi, i costituenti elementari dellarte,
decostruendo con unanalisi scrupolosa la pittura nei
suoi vari componenti strutturali e smontando il quadro tradizionale
in tela, supporto, piano e superficie, mettendo a nudo la
struttura ed utilizzando la tela libera, non più schermo
su cui proiettare lopera, ma essa stessa superficie
in grado di occupare autonomamente lo spazio.
Rifacendosi per certi versi al Costruttivismo sovietico nella
ricerca di una ideologia della forma, il movimento denuncia
evidenti i legami e influenze anche con lastrattismo
americano di Pollock , Rothko e Newman, con larte concettuale,
con le sperimentazioni del Nouveau Réalisme, i monocromi
di Klein, gli accumuli di Arman .
Due i filoni attraverso i quali Support/Surface sviluppa
la sua ricerca: un radicale ripensamento sui mezzi pittorici
tradizionali a confronto con le diverse tecniche di applicazione
del colore e del gesto e sulla relazione tra diritto e rovescio,
tra campo dazione e confini della tela, una rimessa
in gioco del supporto visto in ruolo attivo, nelle sue possibilità
plastiche di deformazione, stiratura, piegatura, tensione
ecc.
Lastrattismo di Support/Surface utilizza il linguaggio
del segno e del colore ed instaura un nuovo rapporto tra quadro
e ambiente esterno, tra superficie, telaio, cornice, alcuni
artisti utilizzano colori molto liquidi, che esondano dalla
tela per coinvolgere il suolo e le pareti, altri impiegano
materiali inusuali come corde o carte, intrecciate nella ripetizione
di una sorta di gesto rituale, altri rivisitano il ready-made attuando il riuso di disparati object trouvé, ogni
artista del gruppo parla un suo personale linguaggio, segnico
o cromatico o materico o gestuale, costruendo una variata
tipologia che presenta in nuce tutto quello che larte
moderna produrrà negli anni a venire.
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