A Napoli, con un manifesto del 5 giugno del '58,
si costituisce un gruppo che assume la denominazione di Gruppo
58, appunto, per iniziativa di Mario Colucci, già aderente
alla Pittura Nucleare, con l'adesione di Lucio Del Pezzo, Bruno
Di Bello, Sergio Fergola, Luigi Castellano, Mario Persico e Franco Palumbo, prematuramente e tragicamente scomparso nel 1969 per un incidente stradale
Corrente d'avanguardia nel filone nucleare e cinetico, il Gruppo 58 si
pone in posizione polemica nei confronti dell'astrattismo e
delle sue intemperanze metafisiche per affermare la possibilità
di un'arte della "nuova figurazione", più semplice
anche se altrettanto spirituale, senza trascurare i rapporti
con la cultura non solo nazionale, ma internazionale: infatti
il Gruppo è collegato con il Movimento Nucleare del milanese
Enrico Baj e con il movimento nuclearista napoletano, di cui
Mario Colucci e Guido Biasi sono i principali protagonisti,
e fuori d'Italia con i gruppi Phases a Parigi, Spur a Monaco
e Boa a Buenos Aires.
Tra i temi centrali del gruppo 58, un'analisi dell'uomo contemporaneo
e della società collettiva, con un interesse specificatamente
antropologico che coinvolge l'uomo, le sue origini, la sua
vita fisica ed emotiva, i suoi dubbi esistenziali, al fine
di "stabilire il rapporto fra civiltà e miti primordiali"
dal quale derivare le immagini.
I rapporti tra il Gruppo 58 ed Enrico Baj, che espongono insieme
a Milano alla galleria san Carlo nel gennaio del '59, sono
particolarmente significativi perchè segnano l'inizio
di un arricchimento del linguaggio espressivo attaverso una
ricerca integrata tra immagine e parola, tra scrittura e disegno
(Luigi Castellano), poesia e collage (Mario Persico).
L'anno seguente il Gruppo redige un nuovo manifesto, il Manifeste
de Naple, sottoscritto anche da Nanni Balestrini e Edoardo
Sanguinetti, mentre Luigi Castellano pubblica la rivista d'arte
e cultura d'avanguardia Documento Sud (1959) che proseguirà
con Linea Sud (1963-67), con la collaborazione di Mario Persico,
Stelio Maria Martini e Luciano Caruso.
Il Gruppo 58 si colloca all'interno dello sperimentalismo
di discendenza surrealista e dadaista che caratterizza molte
manifestazioni culturali degli anno '60, non solo nel campo
dell'arte visiva, alla ricerca di una cultura nuova a carattere
collettivo, adatta alla realtà sociale di quegli anni,
una cultura di valenza universale, unificante tutti i linguaggi
artistici nel superamento degli individualismi e delle aprioristiche
categorizzazioni dell'arte.
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Franco Palumbo
Enrico Baj
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