Fondato nel 1960, Azionismo (Wiener Aktionismus)
designa non tanto un vero e proprio movimento culturale quanto
un'identità di vedute che percorre trasversalmente varie
esperienze contemporanee, tutte improntate al coinvolgimento
del corpo nell'opera d'arte, in genere pittorica.
Con manifeste analogie con la Body Art, l'Happening e, se vogliamo,
con le Anthropometries di Yves Klein, con l'informale, con la
pittura gestuale, l'Azionismo concepisce la pittura come conseguenza
di un'azione fisica ed il corpo come mezzo espressivo, nelle
modalità che gli sono proprie o possibili, come la performance,
l'arte mimica, la rappresentazione teatrale, azioni che lasciano
tracce dell'evento sulla tela, ma non necessariamente.
Il legame tra arte visiva e corpo avviene attraverso il concetto
di materia, intesa come oggetto espressivo: il corpo in quanto
materia, può essere oggettivato, e così ogni singolo
organo, ogni singolo essere vivente, uomo o animale.
Il principale esponente dell'Azionismo è il bodyartist viennese Hermann Nitsch, che fonda, per ospitare le sue performance,
un suo "Teatro delle Orge e dei Misteri" (Das Mythische
des Orgien Mysterien-Theaters): personalità violenta
ed eccentrica, è attore di sconvolgenti messe in scena
cruente e macabre, con tanto di forbici, siringhe, bisturi
per squartamenti sacrificali a carattere ritualistico e quasi
orgiastico, molto impressionanti, allo scopo di coinvolgere
gli spettatori, il che immancabilmente avviene, seppure con
mezzi ripugnanti come quello di riversare su di loro sangue
e materiale organico (carne di vitelli e pecore sventrati,
liquidi corporali come sangue e urina) degli animali vittime
del massacro.
Sostenendo che in ogni uomo si nasconde un potenziale assassino,
perchè l'animale uomo deve uccidere per sopravvivere,
Nitsch fa leva sugli istinti peggiori del suo pubblico, che
assiste sdegnato eppure magneticamente coinvolto a spettacoli
ripugnanti che presuppongono la sofferenza del corpo, la mutilazione,
la ferita della carne, tema ricorrente in tutti gli artisti
azionisti, di grande significato simbolico, perché
"La ferita è un segno dello stato di estrema fragilità
del corpo[...] un segno che evidenzia la situazione esterna
di aggressione, di violenza a cui siamo esposti" (Gina
Pane)
Günter Brus ed Otto Mühl sono altri artisti del
movimento, che in genere è caratterizzato dal diffuso
ricorso al sangue, a pratiche cruente, a cerimoniali pagani,
a riti di carattere tribali inerenti la simbologia della trasformazione
della vita e la celebrazione di una comunicazione mistica
che modifica il senso ed il significato dell'azione: nello
stesso filone si possono collocare altri artisti come Marina
Abramovic e, appunto, Gina Pane.
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