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Strapaese
di Vilma Torselli
pubblicato il 26/03/2007 |
Un movimento di scissione da
Novecento, che celebra i valori dell'Italia contadina e provinciale
nel nome di una tradizione nazionale di impronta popolare. |
Strapaese è il nome di un movimento sia
letterario che pittorico, del terzo decennio del 900,
che si propone di affermare gli aspetti positivi dellItalia
contadina e provinciale, custode dei veri valori umani e culturali
legati alla tradizione nazionale.
Il fascismo, che proprio in quegli anni si trasforma in regime,
cavalca londa, appoggiando il movimento ed il periodico
toscano Il Selvaggio di Mino Maccari (oltre che
la rivista letteraria La Ronda), fautori di una
campagna a favore degli ideali di cattolicità e tradizionalismo che coincidono con le direttive politico-sociali del regime:
tra gli aderenti a Strapaese i nomi più prestigiosi sono
Leo Longanesi, Mino Maccari, Ardengo Soffici e Ottone Rosai. |
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La grande mostra che Margherita Sarfatti organizza nel 26
alla Permanente di Milano per il gruppo di Novecento, vede
le prime defezioni proprio negli aderenti a Strapaese, salvo
leccezione di alcuni che partecipano ugualmente, a denunciare
una frattura interna che si radicalizza nel 30, quando
sempre la Sarfatti predispone, per dare al suo gruppo un respiro
europeo, una mostra alla Kunsthalle di Basilea e Berna, occasione
per rinfocolare la polemica scissionista.
La posizione di Strapaese, popolaresca e nazionalista seppure
in buonafede e con lodevoli intenzioni, è decisamente
revisionista e conservatrice, caratterizzata da una difesa
della tradizione che rapidamente diventa sciovinismo, autarchia
culturale e chiusura mentale non solo nei confronti dellEuropa,
ma addirittura di alcuni ambiti nazionali, con spiccato carattere
di regionalismo.
Questo arroccamento attorno al nazionalismo italico e rurale
è tipico della cultura fascista, che sempre tentò
di ottenere il più ampio consenso anche strumentalizzando
in modo propagandistico gli intellettuali dellepoca,
cercando di coinvolgerli in un processo revisionista e svuotare
così di significato le rivendicazioni avanguardiste.
Tuttavia Strapaese riuscì, entro certi limiti, ad
esercitare unazione di fronda dallinterno del
regime, grazie soprattutto alla vena sarcastica ed antiborghese
dellopera di Maccari ed alla corrosiva arguzia di Longanesi,
che senza esplicite prese di posizione politica, riuscirono
a conservare margini di libertà ed indipendenza che
li pongono al di fuori dalla retorica della cultura fascista.
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