Ispirato all'antico spirito zen, influenzato dall'informale dell'occidente (il termine esprime proprio il rapporto tra spirito
e materia) soprattutto attraverso l'opera di Mathieu, Gutai
rappresenta il tentativo del recupero di valori azzerati da
una serie di avvenimenti traumatici susseguenti al secondo conflitto
mondiale, il decadimento della figura carismatica dell'imperatore,
il cambiamento della lingua scritta, minati anche dalla contaminazione
di culture estranee, come quella americana, in una sostanziale
indifferenza generale della società contemporanea.
Pittura, calligrafismo, ma anche performance, azioni, opere
teatrali, improvvisazioni, sempre con forte coinvolgimento
del pubblico, nel tentativo di allargare e superare il concetto
di arte attraverso lo sperimentalismo più spinto: sono
queste le forme espressive con le quali Gutai anticipa significativamente importanti movimenti culturali occidentali quali
Fluxus, lHappening, lAzionismo e le esperienze avanguardiste degli
anni '60 da John Cage a Yves Klein, l'Espressionismo astratto
americano, Jackson Pollock.
Va ricordata la presenza di una "Scuola del Pacifico", che sarà molto importante per la cultura visiva e l'architettura non solo nordamericane, con origini antiche favorite dalla posizione geografica e dalla relativa facilità degli scambi non solo culturali attraverso l'oceano.
Denominatore comune di tutte queste forme d'arte multidisciplinari,
che i giapponesi definiscono "incrocio di generi",
legate o influenzate da Gutai, è il rifiuto a considerare larte
come un ambito separato dalla vita ed a delegare la creatività
a settori specialistici, o tecnici, o culturali: specularmente, il
rapporto tra l'uomo e l'ambiente, che il Giappone declina
in maniera peculiare, influenza l'arte europea attraverso
l'uso della materia proposta nella sua forma grezza e rustica,
non lavorata, dando l'avvio al fenomeno dell' Arte Povera.
Kagaku Murakami, Kazuo Shiraga, Atsuko Tanaka, Sadamasa Motonaga,
Shozo Shimamoto, Akira Kanayama, Michio Yoshibara, Toshio
Yoshida, sono i più originali interpreti del movimento.
* articolo aggiornato il 14/03/2015
link:
Villa imperiale di Katsura
Fotografi italiani in Giappone
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