Intenzione del Lettrismo è quella di rinnovare ogni tipo
di linguaggio artistico, letterario, teatrale, cinematografico,
pittorico, scultoreo e culturale in genere, anche nell'ambito
più ampiamente filosofico e scientifico, previo il superamento
degli ambiti delle varie discipline artistiche, la loro contaminazione,
il definitivo distacco dalla tradizione, la distruzione di quanto
già acquisito (ricorrendo, tra le metodiche, anche alla
creazione di veri e propri happening ante litteram).
Il vocabolo stesso denuncia l'elemento fondamentale di questa
corrente, la lettera, base ed origine di ogni disciplina artistica,
organizzabile e combinabile in infinite maniere, intesa come
grafema, pseudo-lettera al di là delle limitazioni
di semplice segno calligrafico, e come tale passibile di un
numero sconfinato di declinazioni, da apporre su tutti i possibili
supporti, con l'impiego di tutte le sostanze esistenti o di
nuova invenzione, in una concezione totalizzante della creatività
che privilegia non solo un discorso di interazione tra le
varie arti ed i vari artisti ma anche la potenziale polivalenza
dell'artista singolo.
Alcune composizioni poetiche di Maurice Lemaître, uno
dei massimi rappresentanti del Lettrismo, particolarmente
interessato al rapporto fra scrittura, immagine e suono, sono
veri e propri ''canti'' di quella che è stata definita
''nuova musica poetica, che usa le lettere come note e la
voce come suo unico strumento''.
Ed è ancora Lemaître
che realizza innovative sequenze cinematografiche nelle quali
il filmato è sovrascritto da gruppi disordinati di
lettere e numeri, segnato da larghe macchie di colore, da
forme a cerchio o a griglie, tracce grafiche e cromatiche
che stravolgono la normale visione della pellicola e ne fanno
un'opera altra: analogamente, anche in molte opere grafiche
dello stesso autore, la lettera viene sovrascritta ed usata
come ''ipergrafia'', snaturata nel suo significato semantico
da interventi di capovolgimento, di rotazione e di détournement,
in chiave dadaista, fino a rendere non più rintracciabile
ogni connotato di elemento di scrittura.
Si apre così per l'arte figurativa una terza via,
oltre al classico dualismo tra astratto o figurativo, peraltro
estremamente riduttivo ed insoddisfacente, indicata dal Lettrismo
nella radicale riorganizzazione di tutti i segni visivi della
comunicazione artistica, unitamente alla estetizzazione di
tutti i materiali esistenti, in una sorta di estetica globale
che Isou definisce meca-estetica integrale.
Con un processo di frammentazione della parola (scomposizione)
e di accrescimento in un'ipergrafia che associa lettere e
immagini, il Lettrismo realizza l'unificazione tra discipline
letterarie e visive, influenzando alla base molte tendenze
contemporanee quali Poesia Visiva, Poesia Sonora, Nouveau
Réalisme, Situazionismo, la più recente Mail
Art, che in qualche modo si rapportano o derivano dal Lettrismo,
il quale, tuttavia, proprio per l'ampiezza del suo ambito
di intervento e per la sua pretesa di rifondare la cultura
in tutti i possibili campi, finisce per essere troppo dispersivo,
perdendosi in mille diramazioni centrifughe e rendendo sempre
più incerta e difficoltosa la definizione della propria
stessa identità.
Posto che lo stesso Isou precisa che il Lettrismo non vuole
inventare un nuovo linguaggio, negando che la libera aggregazione
di lettere o fonemi possa/voglia/debba dar origine a vocaboli
di significato sensato, si può dire che questo movimento
sia piuttosto una fede, uno stile di vita, in questo richiamando
il Dadaismo, in quanto mezzo per esprimere la propria soggettività,
progetto totale volto alla liberazione dell'individuo resa
possibile proprio da una onnipotente forma di creatività.
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