Nel gennaio del 1892 Paul Gauguin, che già dallanno
precedente si era trasferito a Tahiti, si ricovera allospedale
di Papeete, ma vi resta poco, uscendone quasi subito per recarsi
a Mataiea, presso un vicino di casa, ove trascorre fino a
marzo un lungo periodo di convalescenza. Per sdebitarsi dellospitalità
Gauguin, sempre a corto di denaro, dipinge questopera,
insieme ad altre due andate perdute, per il padrone di casa.
La particolarità dellopera è di essere
dipinta direttamente su una porta, o meglio sui sei pannelli
di vetro di una porta, in modo da dare esattamente limpressione
di unimmagine vista da una finestra. La Ragazza di Tahiti
ci dà la più autentica testimonianza di una
pittura fatta per puro piacere, senza quelle preoccupazioni
di critica o di mercato che tanto assillavano il pittore.
Invitante nella sua naturalezza, di una bellezza senza forzature,
questa figura di giovane donna, posta di lato e girata di
tre quarti, incontra lo sguardo dellosservatore con
occhi disarmanti, nei quali si legge come annotava
Gauguin stesso in Noa Noa - tutta una gamma di sentimenti:
dignità, sopportazione, orgoglio, ma soprattutto divina
animalità. Il frutto proteso in segno di offerta rappresenta
in questo senso una sorta di invito ad entrare in questo Eden
caratterizzato da calma e serena naturalità, come si
intuisce anche dalla presenza di un coniglio, sulla destra
sotto lalbero, che se ne sta disteso in tranquilla indifferenza.
Tuttavia il dipinto non nasconde motivi di inquietudine.
Le vele bianche sul mare, in lontananza sullo sfondo, preannunciano
partenze imminenti (Gauguin infatti sarebbe presto ripartito
alla volta della Francia, per problemi economici) e linvito
a restare in quel paradiso sembra destinato ad un rifiuto.
Quando nel 1916 lo scrittore inglese William Somerset Maugham,
di passaggio a Tahiti per raccogliere materiale per il suo
libro su Gauguin, acquistò, probabilmente dallo stesso
primo proprietario, la Ragazza di Tahiti pagandola 200 franchi,
la sua prima impressione davanti al dipinto fu di un
Eva nel paradiso terrestre. Per Gauguin, che morirà
nel 1903 a 55 anni, alle Isole Marchesi, quello doveva essere
però solo un paradiso perduto.
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