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VOI SIETE QUI?
di Stefano Elena
pubblicato il 3/03/2010 |
Esiste un dovere che interessi
la nostra vita e che esista “inoltre”, aldilà
della nostra premeditata volontà? |
Zilvinas Kempinas,
Double 0, 2008
courtesy by the artist, Yvon Lambert, Vartai Gallery
and 401contemporary |
Non bisogna fare qualcosa per
forza, mai!
Solo mi impegnavo di recente a domandarmi quanto non sia doveroso
reputare necessario un certo senso di oggettiva responsabilità
per il nostro esistere qui e ora, in questo corpo, che è
in questo mondo, che è nel profondo nero glitterato
(chissà che odore c’è, lassù…). |
Esiste un dovere che interessi
la nostra vita e che esista “inoltre”, aldilà
della nostra premeditata volontà?
Dalla finestra davanti a me la dimensione filiforme dello
spillo televisivo di Alexander Platz sembra bucarlo, il
cielo, per incamerare nello spazio celeste lacerato gli
strani, stanziali modi degli uomini che riescono a sottostimarsi
al punto da estinguere a rate la propria vita, come i mutui,
razionandola mese dopo mese senza mai deviare verso l’istinto.
A decidere le sorti dovrebbe essere il rapporto con quanto
ci circonda, la valutazione del reddito di vivibilità
con i fattori circostanti, l’entità del pil
(dove la I di Interno sta per il NOSTRO interno, non quello
percentuale senza facce) e la sincera remunerazione emotiva
della residenza.
Sì, credo dica questo, a me sicuramente, l’installazione
“Double O” di Zilvinas Kempinas
(vista alla 401contemporary di Brunnenstrasse), fatta di
due anelli di nastro magnetico tipo vhs tenuti fermi nel
vuoto dalle forze eoliche contrapposte di due ventilatori.
Credo dica che continuando a cercare di esistere in mezzo
alle rassicuranti fermezze di sempre, non si può
che compiere costantemente gli stessi movimenti, ripetuti,
perpetui, irrimediabili, equivalenti a quelli di chi sceglie
di usare la sua temporaneità vitale restando immoto
al punto di partenza.
Ma forse è solo che non si è accorto che qualcuno,
da qualche parte, ha sparato. Forse deve soltanto ancora
rendersi conto che la vita, quella che poi finisce, è
cominciata da un pezzo…
All the best! |
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Fernsehturm,
lo spillo che buca il cielo |
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