La linea retta e la linea curva costituiscono
una coppia antagonistica, seppure con comune radice generativa
(infatti la curva si genera dalla linea retta quando questa
viene sottoposta all'azione di una forza costante ed invariabile
che la deforma, concetto che sta alla base della rappresentazione
dinamica del Futurismo) e sulla tesa dialettica tra queste due
opposte rappresentazioni segniche appoggia spesso l'efficacia
espressiva dell'arte moderna.
Anche perchè mai come per la modernità la forma ed il segno che la definisce si sono assunti il compito di trasmettere
il messaggio, indipendentemente dal contenuto, anzi talvolta
in opposizione ad esso, svelando significati segreti e simbolici dell'oggetto rappresentato in un linguaggio basico, di comprensione
immediata a livello psicologico, indipendentemente dalle capacità
e dalla preparazione culturale dell'osservatore.
La Secessione viennese, attraverso l'opera di Gustav Klimt (1862-1928),
il personaggio di maggior spicco nell'ambito del movimento austriaco,
quello in cui la connotazione simbolista della Secessione appare
nei termini più espliciti e sottili, offre un esempio
di chiara lettura nella sua opera più nota, "Il
bacio".
Opera del periodo d'oro (in senso letterale!), ricca di riferimenti culturali,
a schema piramidale di memoria classica (basta ricordare Leonardo e Michelangelo), di forte connotazione
simbolista, si regge su una complicata rete di contrasti che
vengono sintetizzati nell'impatto visivo proprio con l'opposizione
tra linea retta e linea curva, tra la morbida flessuosità
dello stile floreale dell'Art Nouveau e lo spigoloso geometrismo
dello Jugendstil.
Al diverso andamento delle linee nei motivi decorativi dei
drappi che rivestono le due figure è affidato il compito
di esprimere la morbidezza femminile e il rigore maschile,
l'afflato spirituale e la concretezza naturalistica, l'erotismo
e l'ascetismo, la leggiadria e la forza, la arrendevolezza
e la durezza in una composizione ad elementi ora curvi e flessuosi,
ora schematici e spigolosi in equilibrio apparentemente armonico,
in realtà ambiguo e precario che, proprio attraverso
questi contrasti non dichiarati concettualmente, ma continuamente
richiamati psicologicamente attraverso la percezione visiva,
infonde nell'osservatore un senso di inquietudine.
Forme quadrilatere, quadrate o rettangolari, accostate o incastrate
in un susseguirsi di spigoli, forme "intellettuali",
razionalmente costruite nella loro regolarità geometrica
decorano il paramento dell'uomo, a sottolinearne la calma e
la forza, mentre l'abito della donna è costellato da
armoniose forme curve, di chiara impronta floreale, simbolo
della delicatezza e della fragilità femminili.
Il Futurismo sfrutta la dissonanza che deriva dalla combinazione
retta-curva per tradurre in termini visivi il rumore: Giacomo
Balla compie molti esperimenti in tal senso, nel primo decennio
del '900, cercando di dipingere il suono in composizioni di
rette, di spezzate e di curve tra loro in dissonanza grafica,
organizzate secondo una linea curva che egli definisce "linea
di velocità", come nel celebre quadro "Velocità
astratta", del 1913, ora custodito nella Pinacoteca Agnelli.
In sintesi, si può dire che la linea retta e quella
curva siano al tempo stesso antitetiche e complementari, traendo
la loro forza espressiva ciascuna dal confronto oppositivo
con l'altra: "Lelemento armonico generale di
una composizione può dunque consistere in alcuni complessi
spinti fino al massimo grado del contrasto. Questi contrasti
possono avere un carattere addirittura disarmonico, e tuttavia,
se usati in modo appropriato, influiranno in modo non negativo
bensì positivo sullarmonia complessiva ed eleveranno
lopera al massimo livello armonico" (Vassilij
Kandinskij, corsi inediti alla Bauhaus)
link:
La linea retta
La linea curva
Il bacio
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